sabato 14 giugno 2008

Televisione e Calcio

Ecco un altro pensiero interessante del politologo Giovanni Sartori :
« La televisione crea cattivi cittadini. Non tanto per una questione di suoi contenuti. L’Homo videns è incapace di astrazione, sa solo di quello che vede alla tv. Ma lo Stato, la giustizia, la libertà, i diritti sono concetti astratti: come faccio a rappresentarli in immagini? Pertanto, se perdiamo la capacità di astrazione, perdiamo la capacità di capire la città liberaldemocratica nella quale viviamo. Alla fine dell’Ottocento la classe operaia leggeva i giornali, si ritrovava nei circoli di partito e discuteva appassionatamente di politica. Oggi si parla soltanto di calcio. Perché? Perché il calcio è visibile, e le sue regole sono facili da capire. Mentre la politica richiede un “pensare per concetti” al quale non siamo più addestrati, e che ci annoia».
Ieri sera ho acceso la piccola Tv qui da parte al letto sul canale Rai che trasmetteva la partita degli Europei a Zurigo Italia-Romania. Dopo aver ascoltato per due secondi il telecronista, ho spento!
Mi piace vedere lo sci, l'atletica, il nuoto, il rugby, la scherma, la danza ritmica ma non sopporto il calcio.
Ogni giorno trovo 4-5 pagine del quotidiano dedicate al calcio, pagine su pagine dove si parla di vendite e di acquisti di giocatori, di cifre stratosferiche per questo o per quello, italiano o straniero, che è un grande campione ma ... che è in crisi, che vuole cambiare squadra, che non vuole cambiare squadra, che fa qui, che fa là ecc ecc ecc
E poi c'è il capitano, e poi c'è l'allenatore, è poi c'è il presidente, eppoi... che barba e che noia!!!!
Guadagnano barche di soldi da far schifo, soldi che permettono loro di vivere da nababbi, pieni di vizi e di vizietti, e riescono anche a perdere, a non segnare, a....
Ma perchè non li mandano a piantar patate, che così almeno farebbero qualcosa di utile ???
Io naturalmente sono tornata a leggermi un bel libro interessante ed ho risparmiato corrente elettrica...Meglio i concetti del facile e del visibile di massa!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

TV o libro? Ovviamente libro.
Calcio o "Report"? Report.
Conta più il pensare di pochi o il sentire di molti? Se "L'isola dei famosi" è preferita a programmi di approfondimento forse è perchè conviene proporre programmi che permettano di non pensare, ma semplicemente terminare la digestione con l'aiuto del placebo di turno. Chiaramente ciò che scrivo è scontato. La mia considerazione, che non porta da nessuna parte, è che sono fuori posto e nel tempo sbagliato. Almeno per un pò mi consolo.
Buona domenica
Paolo

Artemisia ha detto...

Sartori ha ragione. Il livello culturale degli Italiani e' sempre piu' basso.

Anonimo ha detto...

Ciao Erica,
Siamo ormai talmente abituati, o ci hanno abituati, al preconfezionato che anche il parlare di calcio sembra non si fa più nei bar o all'oratorio ma si sta a sentire chi ne parla e straparla in tv.
Così è per la politica e tutto il resto, salvo rare eccezioni che portano a "pensare"...sì di spegnere il televisore e fare altro come hai giustamente fatto tu!
:-(( ernesta

DS ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
DS ha detto...

uno dei pochi Grandi Uomini rimasti nel nostro Paese e che il mondo intero studia e invidia. Nient'altro da dire :)
tommi