martedì 18 settembre 2007

Iraqui freedom

Stamattina sono uscita da scuola alle 11 e mezza passate e sono andata a fare due commissioni veloci. Sono anche passata in cartolibreria ed ho acquistato l'ultimo libro di Nicholas Sparks Ricordati di guardare la luna ed Frassinelli
E' una storia d'amore il cui protagonista è un soldato americano, che passa dalle missioni di peacekeeping in Kossovo al deserto iracheno e a Bagdad, all'inizio della missione Iraqui Freedom
Di questa guerra crudele e violenta vi sono solo poche pagine nel libro e la storia del protagonista scivola via veloce, ma noi ancora ne sentiamo parlare e ancora leggiamo notizie terribili ogni giorno .
Nel weekend per esempio sono state almeno 200 le persone arrestate dalla polizia di Washington durante la manifestazione di protesta contro la guerra in Iraq, che ha richiamato migliaia di persone.
Alcuni dimostranti sono stati arrestati senza opporre resistenza dopo aver cercato di superare una barriera nei pressi del Campidoglio, mentre altri si sono scontrati con gli agenti dopo essere stati respinti con larghi scudi neri e spray chimici.
I manifestanti hanno risposto lanciando i cartelli esposti durante il corteo e urlando «vergogna». Partiti dalla Casa Bianca, i dimostranti sono arrivati alla sede del congresso americano al grido di «Cosa vogliamo? Il ritiro delle truppe. Quando? Ora».
La dimostrazione contro il conflitto è stata organizzata da "Answer Coalition" e altri gruppi e ha visto la partecipazione di famiglie, studenti, veterani di guerra e genitori dei soldati uccisi.
«Stiamo occupando un popolo che non ci vuole lì - ha detto all’Associated press un militare rientrato dall’Iraq, Justin Cliburn, 25 anni - siamo qui per dimostrare che non è un gruppo di vecchi hippies degli anni sessanta ad essere contro la guerra».
«Sono stato un anno e mezzo ad Abu Ghraib e a Fallujah, fino al luglio 2006 - gli ha fatto eco Phil Aliff, 21 anni - mi era stato detto che la nostra missione era quella di aiutare a stabilizzare il paese. Ma sul posto non si ricostruiva nulla e la popolazione ce l’aveva con noi».
Diana Santoriello ha perso il figlio Niel in Iraq, il 13 agosto 2004: «Sono qua per chiedere al congresso di smetterla di finanziare questo conflitto. Sono terrorizzata all’idea che possa iniziare un’altra guerra contro l’Iran».
La donna mostrava la fotografia del figlio: «Me l’hanno ucciso. Aveva 25 anni».
I manifestanti non hanno risparmiato critiche ai democratici, oggi maggioranza al congresso, accusandoli di «inerzia» di fronte alla guerra.
«I democratici ci hanno deluso - ha dichiarato Richard Gold, 62 anni, arrivato dallo Stato della Pennsylvania per la manifestazione - non hanno fatto abbastanza per fermare i finanziamenti al conflitto». «Sono abbastanza vecchio per ricordarmi la guerra del Vietnam e il fatto che le truppe non furono ritirate in tempo. Occorre trarre lezioni dal passato».
Bush in effetti ha annunciato il ritiro di 5.700 uomini entro dicembre perchè in Iraq le truppe Usa starebbero vincendo la guerra contro i terroristi ed Al Quaeda, ma, attualmente, la vittoria è un risultato molto modesto: è stato fatto un accordo nella provincia di Anbar tra militari Usa e capi tribù sunniti che hanno rotto con Al Qaeda.
La provincia rappresenta meno del 5 per cento della popolazione e giovedì scorso è stato ucciso il capo tribù che aveva negoziato con gli Usa, lo sceicco Abdul Sattar Buzaigh al-Rishawi.

Questa guerra, nata nel 2001, quando Bush e Condoleezza Rice dissero che con Saddam si rischiava il «fungo atomico» ed accusarono il dittatore di aver aiutato i terroristi che attaccarono le Torri di New York l'11 settembre, in effetti iniziò molto prima, negli Anni Ottanta, quando gli americani armarono gli islamisti radicali in Pakistan per combattere e sconfiggere i sovietici in Afghanistan.
I famigerati terroristi che da sei anni minacciano l’Occidente erano i più osannati alleati dei governi Usa, fino all’11 settembre. A loro andarono soldi, elogi, millenaristi manuali islamici pubblicati in America.
Reagan paragonò i mujahiddin afghani ai Padri Fondatori americani.
Abbiamo visto poi cosa è successo in Afganistan e continuiamo a vederlo, come vediamo la guerra civile ed i massacri dell' Iraq
Bush persiste nella sua politica di guerre preventive ed il 28 agosto 2007 ha insistito, a proposito dell’ Iran, di un «olocausto nucleare» e starebbe preparando un nuovo attacco contro le nuove centrali irachene.
Cosa ci sta preparando per il futuro quest'uomo a capo di una superpotenza padrona del mondo ?
Un'altra terrificante guerra che sconvolgerà una parte del mondo già così sconvolta ?
Ogni opinione contraria è definita anti-patriottica,in America: ma l’autocritica della stampa è molto forte in Usa mentre è assente in Europa ed in Italia
E più nessuno si ricorda dell' Iraq, più nessuno manifesta contro questa guerra che vede ogni giorno morti civili, attentati e stragi terrificanti
Che ha distrutto un equilibrio molto precario, ma comunque stabile tra i vari gruppi civili e religiosi, sunniti sciti cristiani curdi ...
Chi volesse anche riscoprire la storia di questi ultimi 30 anni dell'Afganistan, un paese lacerato da guerre e lotte civili sanguinose, dovrebbe leggere i libri di Khaled Hosseini, Il Cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli , ed Piemme
2 libri molto belli, due storie tragiche raccontate in modo toccante ed indimenticabile

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'occupazione dell'Iraq è stato un grave errore strategico-militare, sotto tutti i punti di vista. Ma ora che la frittata è fatta, non rimane che accelerare l'effettiva normalizzazione del paese da parte dei governanti locali. Spero che la lezione serva per non ripetere tale errore con l'Iran.
Ciao
Osvaldo

Franca ha detto...

Oggi sembra che l'unica risposta ai problemi del mondo sia la guerra.
Siamo arrivati a teorizzare addirittura la guerra preventiva: una vera follia.
Proprio stasera ho fatto un post sulla condizione delle donne in Iraq: una vera vergogna!

Anonimo ha detto...

Mentre noi parliamo delle nostre beghe interne, si sta preparando forse un'altra guerra. Lo trovo terribile emi sembra che non si voglia imparare mai nulla.
Ho letto i due libri che citi anche se ho trovatopiù bello il primo. Sono comunque uno spaccato vivo e vero di una realtà che vogliamo vedere solo dall'esterno. Un abbraccio Giulia

Anonimo ha detto...

Cara Erica e tutti:
le follie dei Presidenti Americani da Richard Nixon ed il suo collaboratore -premio Nobel della Pace(sic) 1971 Henry Kissinger, poi Ronald Reagan fino ai due George Bush continuano a venire alla luce, man mano che certi documenti diventano di dominio pubblico e che qualche giornalista che sa fare il giornalista comincia a scavare dentro le cose.
Naturalmente le ultime rispetto all'Iran mi hanno preoccupato molto- ma non credo che poi nulla succedera' -anche perche' se niente, George Bush junior ha solo 6 mesi di Governo davanti a se-poi sara' campagna elettorale.... Ne' l'economia USA puo' reggere piu' a lungo -- sono dentro ad un debito al cui confronto il nostro sembra una manciata di spiccioli.
Il fatto che poi Senato e Camera (chiamato correttamente Congresso) sono nelle mani dei Democratici e' una garanzia, non completa, ma sufficiente -mi auguro. Il Capo dei Democratici e' poi Nancy Pelosi, che e' tra le piu' forti opponenti a qualunque altra azione.
I manifestanti e gli oppositori devono stare pero' attenti a non esagerare con i commenti negativi verso i Democratici --le divisioni, come noi Italiani stiamo ampiamente dimostrando da una decina di anni, credo dal 1994, non fanno che confondere ed allontanare la gente dalla partecipazione attiva.
Mi diverto ad essere superstizioso, ed in genere sono molto cauto quando predico cose positive (relativamente positive, sia chiaro !!!) -- ho paura che po si verifichera' il contrario... Ma strategicamente, il Bush ha forse pensato di provocare una reazione del Presidente Iraniano, reazione che permetterebbe a Bush di reclamare una ragion di agire... Ma, ancora ottimisticamente, ho l'impressione che il Presidente dell'Iran sia abbastanza intelligente-- certo che se la RAi, Mediaset, e Sky continuano a mostrarci solo le immagini negative dell'Iran, molti di noi prenderanno al volo l'occasione per malparlare di tutto l'Islam--- del resto, se incominciassi a girare un documentario sull'Italia e mostrassi tutti gli omicidi di natura sessuale, potrei concludere che 'tutti' gli Italiani sono mostri predatori guidati dalla Chiesa Cattolica....
saluti

ericablogger ha detto...

grazie a Giulio in particolare, x essere tornato a commentare e x il tuo commento estremamente interessante