lunedì 10 settembre 2007

Il tempo del silenzio

Non ho votato sabato al banchetto di Beppe Grillo ma ero certa che il Vaffa-Day dell'8 settembre avrebbe avuto sicuramente successo. E più successo di così non potevano non averlo i non politici che seguono il blog del comico genovese.
Ovunque dalle piccole alle grandi città la gente comune è andata in massa a firmare per sostenere una campagna, lanciata il 26 giugno scorso a Bruxelles, davanti al Parlamento europeo, che chiede una legge ad hoc per far uscire dal nostro Parlamento i 25 deputati condannati in via definitiva, per impedire l'ingresso a chi è in attesa del giudizio della Cassazione, e per dire no ai parlamentari di professione, limitando l'incarico a due legislature e soprattutto che i parlamentari non vengano più scelti dai segretari di partito, ma dai cittadini con la preferenza diretta.
E naturalmente ieri e oggi è montata a dismisura la polemica dei politici contro Grillo, contro ciò che ha detto, contro ciò che ha fatto.
Sicuramente non si aspettavano un simile successo, i politici di professione e lunga carriera, ma il loro mondo è tanto, ancora, tanto tanto lontano da noi che leggiamo e scriviamo i blog. Siamo tanti, molto diversi spesso uno dall'altro, ma tutti proviamo un profondo malessere nei confronti di chi ci governa o di chi fa opposizione, tutti uguali in fondo perchè tra loro bisticciano, si scannano, si accapigliano, si criticano, ma poi nulla cambiano e mai si preoccupano di ascoltarci e di aiutarci a vivere in un mondo sicuro e migliore. Ma tutti quanti siamo stanchi di questo continuo cicaleccio, di questo blaterare infinito, di proposte e di contropoposte, di attacchi e di finte e di trovate improvvise da cappellaio matto di un mondo sempre più fragile e sempre più debole quale è il mondo della nostra politica nostrana
Bene ha detto oggi Andrea Romano nel suo editoriale su La Stampa: " È dunque una politica debole quella che si fa umiliare da Beppe Grillo, dal cupo calderone forcaiolo nel quale trovano spazio e risate perfino le accuse a Marco Biagi. Ma la responsabilità non va cercata nel senso comico di colui che fu un tempo un cabarettista di valore e che oggi somiglia a quella che Gramsci chiamava «la donnetta che costruisce stregonerie» a uso dei subalterni. In altre circostanze il Vaffaday sarebbe stato recensito nelle pagine dello spettacolo, probabilmente con qualche stroncatura. Oggi, in mancanza di quella politica autorevole perché forte delle sue convinzioni e delle sue responsabilità, l’antipolitica può permettersi anche quest’ultimo e spettacolare trionfo. "
Un trionfo su cui dovrebbero riflettere attentamente tutti i politici di tutte le correnti, dall'estrema destra all'estrema sinistra, e sarebbe forse opportuno che arrivasse anche il tempo del silenzio, quel silenzio che aiuta a fare delle scelte giuste e ponderate, mature e sagge ed utili a risollevare gli animi di noi cittadini, che ogni giorno di più ci chiediamo cosa succederà in futuro e quante disgrazie dovremo ancora affrontare prima di tornare a vedere un paese prospero e sicuro e libero, effettivamente libero dalla corruzione, dalla violenza, dal crimine e dall'inciviltà
Non riesco a capire come si possa discutere e litigare per avere il primato di " focaioli sì" "forcaioli no " !, per esempio
La destra contesta per ovvii motivi le proposte di Amato per una maggiore sicurezza, l'estrema sinistra contesta per tutt'altri motivi le stesse proposte di Amato e i sindaci di Bologna e di Firenze che desidererebbero avere un minimo di ordine
Io ho sempre pensato che uno stato democratico e libero debba preoccuparsi sempre e comunque dell'incolumità dei suoi cittadini, in particolare degli anziani e dei giovani
E quindi non dovrebbe solo dare una certezza economica, solida e stabile, ed una vecchiaia agiata a tutti, ma anche una tranquillità di vita quotidiana, senza furti, rapine, truffe, aggressioni e quant'altro
E' giusto aiutare anche gli altri ad inserirsi nella nostra società, ma bisogna pensare anche e soprattutto ad aiutare i propri cittadini onesti e la loro incolumità fisica e morale
E questo non è protezionismo o razzismo o qualche altro ...ismo tanto di moda, ma il sacrosanto diritto e dovere di avere la pace e la speranza di vivere in pace, felici e contenti !!!
Dunque, che scenda il silenzio sulle bocche dei nostri attuali politici, ma nascano leggi sicure, o si applichino quelle valide già esistenti, che ci assicurino, e ci rassicurino, riguardo ai nostri dubbi, le nostre paure, le nostre ansie ed angosce, che potremo dormire sonni tranquilli, finalmente ...
Dal blog di Beppe Grillo : Questo è l'elenco dei nomi dei rappresentanti italiani in Parlamento, nazionale o europeo, che hanno ricevuto una condanna:I 25 CONDANNATI DEFINITIVI IN PARLAMENTO (Aggiornato a Giugno 2006) 1. Berruti Massimo Maria (FI)2. Biondi Alfredo reato poi depenalizzato (FI)3. Bonsignore Vito (Udc - Parlamento Europeo)4. Borghezio Mario (Lega Nord - Parlamento Europeo)5. Bossi Umberto (Lega Nord - Parlamento Europeo)6. Cantoni Giampiero (FI)7. Carra Enzo (Margherita) 8. Cirino Pomicino Paolo (Democrazia Cristiana - Partito Socialista)9. De Angelis Marcello (An) 10. D'Elia Sergio (Rosa nel Pugno)11. Dell'Utri Marcello (FI)12. Del Pennino Antonio (FI) 13. De Michelis Gianni (Nuovo Psi)14. Farina Daniele (Prc)15. Jannuzzi Lino (FI)16. La Malfa Giorgio (Pri)17. Maroni Roberto (Lega Nord)18. Mauro Giovanni (FI)19. Nania Domenico (An)20. Patriciello Aldo (Udc)21. Previti Cesare (FI) Obiettivo raggiunto22. Sterpa Egidio (FI)23. Tomassini Antonio (FI)24. Visco Vincenzo (Ds)25. Vito Alfredo (FI)

5 commenti:

Artemisia ha detto...

Cara Erica, su Grillo e la politica non posso che essere d'accordo con te.
Mi piacerebbe avere il tuo parere di "addetta ai lavori" sul post che ho appena pubblicato.
Ciao,

Franca ha detto...

La prima parte del commento è la stessa che ho già fatto ad altri.

Ritengo che la proposta di legge presentata da Beppe Grillo sia in larga misura condivisibile.
Sono pienamente d'accordo con la possibilità di esprimere una preferenza. Nell'ambito di una lista comunque scelta dal partito, la preferenza l'elettore ha almeno un piccolo spazio per dire la sua.
Concordo con l'ineleggibilità di chi è stato condannato in via definitiva qualunque sia il reato.
Penso che la sospensione dalla carica dovrebbe riguardare solo i reati contro la P.A. mentre per gli altri dovrebbe valere la presunzione d'innocenza fino alla sentenza definitiva. Scelgano i partiti di appartenenza il comportamento da tenere nel tempo intercorrente.
Sul numero dei mandati sono abbastanza indecisa. Non sono d'accordo a limitarli per legge (non lo sono nemmeno e a maggior ragione per i Sindaci), ma non sono nemmeno d'accordo che uno faccia il parlamentare a vita.
Magari con il meccanismo delle preferenze si riesce ad evitare senza introdurre l'obbligo di legge.
Sull'iniziativa in sé alcune perplessità ce l'ho.
Intanto non condivido la generalizzazione: "tutti" rubano, "tutto" è allo sfascio e così via.
Ci sono anche tanti amministratori onesti ed attenti. Io ho fatto il vicesindaco del mio paese e so come mi sono comportata e ne conosco personalmente tanti che si sono comportati allo stesso modo.
In secondo luogo non si può solo tirare il sasso e rimanere a guardare: dopo la protesta bisogna avanzare la proposta.
Altrimenti non serve a niente, anzi forse serve solo a creare maggiore qualunquismo.

Per quanto riguarda le leggi sulla sicurezza, non sono d'accordo con quanto è stato fatto.
Prima di tutto non si accomunano le mafie alla piccola criminalità: è demagogia adottare certi provvedimenti.
In secondo luogo, per avere meno microcriminalità bisogna costruire integrazione.
In terzo luogo, il senso di insicurezza è frutto anche di una costruzione mediatica; tutte le statistiche dicono che i reati sono in calo.
Per ultimo, mi dispiace ma sentire dire da Fini che stiamo copiando la destra, per me non è un complimento

Anonimo ha detto...

Condivido quello che dici, la tua analisi è veramente molyto profonda e seria. Io non ho votato, ma senza convinzione, sono stata molto tentata a farlo pur condividendo quello che dici, solo perchè la politica ha bisogno di essere in qualche modo scossa, ma alla fine ha prevalso la mia convinazione che nei beppe Grillo non credo. Però in chi credere? Non so. Un abbraccio Giulia e se vuoi vieni anche tu da me. Giulia

Anonimo ha detto...

Il problema è che anche la società civile ha i suoi difetti. Caste, privilegi e prepotenze fanno parte della vita di tutti i giorni e spesso sono volute e alimentate da molte di quelle persone che criticano il sistema politico. Purtroppo la politica è lo specchio della società e finchè non saremo capaci di far la rivoluzione dentro noi stessi non si potrà certo cambiare il mondo in meglio. Un caro saluto, Fabio

Mr.Segnalatore ha detto...

Ti ho inserito nella lista link!
Continua cosi’, a presto, ciao!!