" Gli effetti delle ceneri del vulcano islandese Eyjafjallajkull, dopo aver chiuso i cieli d'Europa, si fanno sentire anche in Italia dove numerosi sono stati i disagi che hanno colpito migliaia di viaggiatori. L'Enac ha infatti disposto di estendere l'interdizione al volo in tutto il Nord fino alle otto di lunedì mattina. Insieme agli scali chiusi, o trasformati in bivacco, nell'occhio del ciclone anche le stazioni delle principali città italiane, dove i treni sono stati presi d'assalto. Una situazione che ha fatto lanciare un grido d'allarme al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli: mettersi in viaggio solo per effettive necessità." da La Stampa To
Nel mondo della globalizzazione e della super tecnologia dove tutto e tutti si muovono in modo frenetico e convulso, senza un attimo di tregua, sembra quasi incredibile che l'eruzione improvvisa di questo bellissimo vulcano dal nome impronunciabile, nella lontana ed affascinante terra dei ghiacci d'Islanda, abbia sparso in pochi giorni per l'intera Europa una massa di nuvole e ceneri che hanno messo in ginocchio l'Europa intera
Grazie a questo sconvolgimento di madre natura, quella natura che noi non consideriamo mai, ma che esiste e che, ogni tanto, capricciosa e biricchina o crudele e malefica, si fa sentire forte e (pre)potente nelle nostre vite, ieri sono stati bloccati ben " 17.000 voli sui 22.000" che al sabato attraversano abitualmente i cieli d'Europa. La quota di cancellazioni è al 73% ormai ma non si sa ancora come finirà perchè nessuno è a conoscenza di quando quel magnifico vulcano incandescente terminerà di eruttare ingenti masse di ceneri e di sostanze nocive. Sono notevoli anche i disagi sulle rotte transatlantiche e nelle tratte verso l'Asia
Senza aerei si stanno fermando non solo i viaggi vacanzieri dei fine settimana, ma anche attività politiche - Berlusconi domani non andrà in Germania per un incontro con la Merkel ed Obama oggi non parteciperà ai funerali del presidente polacco morto nel disastro aereo in Russia per esempio -, del lavoro e del quotidiano passaggio di merci da un paese all'altro. Ho letto che sono già stati segnalati possibili problemi nell'approvvigionamento di alimenti deperibili in Inghilterra, dove molta frutta e verdura fresca viene importata per via aerea, ma penso che ci saranno sicuramente anche altri paesi che si troveranno nelle stesse difficoltà e, se il disagio attuale continuerà, potrebbero esserci conseguenze ancora più gravi
Questa crisi improvvisa probabilmente ha permesso ai cieli d'Europa di disinquinarsi per qualche giorno dai gas tossici dei troppi aerei che li attraversano, ma cosa succederà se quelle ceneri scenderanno giù, portate a terra da venti o piogge locali,?
Su tutti i giornali e nei Tg hanno detto che non sono pericolose per la salute e che le Alpi hanno bloccato in parte la loro intensità, ma sarà vero? O faremo la stessa fine di Cernobil ?
Mi è rimasto impresso, indelebile, nella memoria quel 26 aprile 1986 quando scoppiò il reattore nella centrale nucleare di Cernobil con la drammatica fuoriuscita di sostanze radioattive. In Italia nessuno disse nulla per alcuni giorni e poi anche quando la notizia fece il giro del mondo si cercò di minimizzarne la pericolosità dicendo che tutto, o quasi, andava bene; bastava prendere qualche precauzione, tipo non mangiare verdure fresche o bere latte appena munto!
In effetti inizialmente i venti da Sud-Est avevano portato la maggior parte dei radionuclidi verso la Scandinavia, ma poi una rotazione delle correnti da Nord-Est spinse la pericolosa nube fin sul Nord Italia, dove giunse il 1° maggio. E le Alpi non fermarono un bel nulla...
Troppo spesso viviamo in funzione di noi stessi e del nostro ego individualista, pensando a soddisfare i nostri piaceri ed i notri interessi, senza preoccuparci minimamente del domani ... Eyjafjallajkull non ha solo messo in ginocchio l'economia dei voli charter e tutti gli europei in giro per il caro Vecchio continente, ma potrebbe anche mettere in pericolo la nostra salute e le nostre stesse vite e ci tiene in pugno, tutti quanti, con la sua imprevedibile pericolosità Eyjafjallajkull ha veramente rimesso in gioco tutte le nostre sicurezze di uomini del XXI° secolo, impareggiabili padroni- consumatori - sfruttatori impietosi del pianeta che ci ospita e senza paura, silente e solitario, continua a farsi gli affari suoi, come ogni vulcano eruttivo che si rispetti !
Altro che Bin Laden o Al Quaeda e tutti gli altri terroristucoli o dittatorelli del mondo, che ad ogni piè spinto ricattano il resto dell'umanità con minacce ed attentati strabilianti e spettacolari da far rizzare i capelli, con stragi e morti a go-go, qua e là, nei luoghi più imprevedibili e lontani o famosi e conosciuti ...
Senza aerei si stanno fermando non solo i viaggi vacanzieri dei fine settimana, ma anche attività politiche - Berlusconi domani non andrà in Germania per un incontro con la Merkel ed Obama oggi non parteciperà ai funerali del presidente polacco morto nel disastro aereo in Russia per esempio -, del lavoro e del quotidiano passaggio di merci da un paese all'altro. Ho letto che sono già stati segnalati possibili problemi nell'approvvigionamento di alimenti deperibili in Inghilterra, dove molta frutta e verdura fresca viene importata per via aerea, ma penso che ci saranno sicuramente anche altri paesi che si troveranno nelle stesse difficoltà e, se il disagio attuale continuerà, potrebbero esserci conseguenze ancora più gravi
Questa crisi improvvisa probabilmente ha permesso ai cieli d'Europa di disinquinarsi per qualche giorno dai gas tossici dei troppi aerei che li attraversano, ma cosa succederà se quelle ceneri scenderanno giù, portate a terra da venti o piogge locali,?
Su tutti i giornali e nei Tg hanno detto che non sono pericolose per la salute e che le Alpi hanno bloccato in parte la loro intensità, ma sarà vero? O faremo la stessa fine di Cernobil ?
Mi è rimasto impresso, indelebile, nella memoria quel 26 aprile 1986 quando scoppiò il reattore nella centrale nucleare di Cernobil con la drammatica fuoriuscita di sostanze radioattive. In Italia nessuno disse nulla per alcuni giorni e poi anche quando la notizia fece il giro del mondo si cercò di minimizzarne la pericolosità dicendo che tutto, o quasi, andava bene; bastava prendere qualche precauzione, tipo non mangiare verdure fresche o bere latte appena munto!
In effetti inizialmente i venti da Sud-Est avevano portato la maggior parte dei radionuclidi verso la Scandinavia, ma poi una rotazione delle correnti da Nord-Est spinse la pericolosa nube fin sul Nord Italia, dove giunse il 1° maggio. E le Alpi non fermarono un bel nulla...
Troppo spesso viviamo in funzione di noi stessi e del nostro ego individualista, pensando a soddisfare i nostri piaceri ed i notri interessi, senza preoccuparci minimamente del domani ... Eyjafjallajkull non ha solo messo in ginocchio l'economia dei voli charter e tutti gli europei in giro per il caro Vecchio continente, ma potrebbe anche mettere in pericolo la nostra salute e le nostre stesse vite e ci tiene in pugno, tutti quanti, con la sua imprevedibile pericolosità Eyjafjallajkull ha veramente rimesso in gioco tutte le nostre sicurezze di uomini del XXI° secolo, impareggiabili padroni- consumatori - sfruttatori impietosi del pianeta che ci ospita e senza paura, silente e solitario, continua a farsi gli affari suoi, come ogni vulcano eruttivo che si rispetti !
Altro che Bin Laden o Al Quaeda e tutti gli altri terroristucoli o dittatorelli del mondo, che ad ogni piè spinto ricattano il resto dell'umanità con minacce ed attentati strabilianti e spettacolari da far rizzare i capelli, con stragi e morti a go-go, qua e là, nei luoghi più imprevedibili e lontani o famosi e conosciuti ...
1 commento:
Bellissimo post Erica
La sensazione è che sempre più spesso la natura si faccia sentire quasi a ricordarci che non siamo noi a decidere gli avvenimenti pur credendoci degli dei in terra, a ricordarci che tutto lo scempio che stiamo facendo di ciò che abbiamo avuto solo in prestito è un conto a cui lei metterà il totale e che dovremo pagare.
ernesta
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