lunedì 10 agosto 2009

La Rai e il Tg3

Questa è stata la brusca risposta che l'altro giorno il presidente del Consiglio ha dato a una giornalista del Tg3:

"Lei appartiene a una testata che ieri sera ha fatto quattro titoli di contrasto. Ne approfitto per dire che il servizio pubblico non dovrebbe attaccare né me né il governo, né l'opposizione".

La cronista gli aveva posto una domanda sulla sorpresa del governo turco per la sua presenza al momento della firma dell'accordo sul gas fra Erdogan e Putin. ''Ho fatto una grande attività su mandato esplicito di Putin nei confronti di Erdogan e di Erdogan nei confronti di Putin. In più, eravamo molto interessati perchè l'Eni è presente con South Stream e con l'oleodotto. Se questo non è un grande successo lo dica lei''.
Il presidente del consiglio è tornato oggi, dai microfoni del Gr1, a criticare la televisione pubblica, sostenendo che attacca gratuitamente il governo e difendendo la legittimità della sua posizione:
«Sulla Rai ho avuto modo di dire quello che pensa la maggioranza degli italiani e cioè che è inaccettabile che la televisione pubblica che è pagata con i soldi di tutti sia l’unica tv ad essere sempre contro il governo».
Anche per questo, ha sottolineato «la sinistra dovrebbe apprezzare» questa posizione visto che anche lei quand’era al governo ha subito le stesse critiche da parte della tv pubblica.
Berlusconi ha quindi sostenuto quello che a suo giudizio dovrebbe essere il mandato di una tv pubblica: «Prima di tutto deve informare, poi formare e soltanto come terzo obiettivo divertire».
Il premier non ha risparmiato critiche neanche al gruppo Espresso, tornando ad attaccare il quotidiano La Repubblica: «Parla anche di servizi segreti deviati, ma a me pare che di deviato qui ci sia solo certo giornalismo».
«Berlusconi pensa di mettere il bavaglio alla stampa che gli dà fastidio e al servizio pubblico televisivo», ha contrattaccato Dario Franceschini, segretario del Pd, che dice di «preferire un servizio pubblico che ha l’autonomia di criticare sia il governo che l’opposizione». «Berlusconi - ha aggiunto il leader del Pd - vorrebbe un codazzo di persone che applaudono quando passa e non hanno la possibilità di criticare l’azione sua e del Governo: questo è inaccettabile ed è il motivo per cui il Partito Democratico proporrà a tutta la società civile, indipendentemente dal colore politico di appartenenza, di mobilitarsi a settembre per difendere la libertà di informazione nel nostro paese».( da La Stampa To )

Io sono sempre stata "un cane sciolto", come si suol dire, ho sempre preferito pensare con la mia testa e non seguire le masse, i fanatismi politici, musicali o altro delle mode del momemto ; forse è per questo che vedo i TG di Rai 3, de La7 e della Svizzera italiana ( un Tg ben diverso dai nostri, dove si fa vera informazione, e non certo di parte !, soprattutto sulle notizie riguardanti l'Italia ) e leggo La Stampa e Repubblica

Non posso che dire grazie a Franceschini che è intervenuto ancora una volta a difendere l'indipendenza di Rai3 e dei giornalisti che non leccano i piedi a chi è al governo, di qualunque colore sia !

6 commenti:

giovanna ha detto...

ciao Erica,
interessanti i tuoi ...pensieri!
Ho dato uno sguardo anche a "Pupazzi e pensieri", il sito. Ma sei bravissima! Carinissimi i tuoi lavori.
Per ora ricambio la tua visita ma tornerò a leggerti.
un saluto caro,
g

Paolo ha detto...

Un aspetto che mi infastidisce particolarmente di "papi" è che quando esterna i suoi pensieri (comprese successive smentite, molto frequenti) conclude sempre con "la maggioranza degli italiani..." dunque quella parte che lui ritiene di rappresentare e a nome della quale agisce e decide. Ammesso che la maggioranza degli italiani sia d'accordo con la sua idea di TV pubblica, vorrei tanto sapere se la parte restante degli intaliani, me compreso, non contano un bel niente. E pensare che credo che la libertà conista anche nel dare voce all'istanza del singolo, ma forse questo accade in altre parti e sempre meno in questa nostra povera patria. Un caro saluto.

*marbe* ha detto...

Ciao Erica, non avevo sentito il GR1 e queste ultime chicche.. mi piace la spiegazione delle prerogative della tv pubblica.. esattamente il contrario di quello che vuole lui visto che quando informa: è contro di lui, quando forma: manipola le menti e quando diverte: toglie ascolti alle sue tv.. prima o poi cade.. io lo so che prima o poi cade..
Grazie per essere passata e grazie per le tue parole.. mi hai fatta arrossire @*_*@
buon ferragosto anche a te
un abbraccio, ernesta

ericablogger ha detto...

un caro saluto a voi tutti e buon ferragosto
erica

la signora in rosso ha detto...

condivido il tuo pensiero. TG3 è il tg che guardo!

Fabio ha detto...

Se il premier si permette di dettare le linee di comportamento di una testata giornalistica, di cercare di limitare la sua autonomia allora siamo veramente in emergenza democrazia. Un caro saluto, Fabio