lunedì 17 agosto 2009

L' Agente Orange

500 mila persone, i bambini nati con handicap, le vittime vietnamite dell' Agente Orange, il defoliante dal nome solare, stanno ancora chiedendo i risarcimenti 48 anni dopo che il Pentagono americano decise di impiegarlo in Vietnam, irrorando senza pietà quelle boscaglie dove si nascondevano i nordvietnamiti.
L ’Agente Orange si rivelò essere il defoliante portatore di Morte.
Gli strateghi americani avevano pronosticato che il suo impiego in Vietnam avrebbe dato una svolta decisiva al conflitto, ma non fu così perché i soldati del Nord comunista, demolendo ogni pronostico, vincendo la guerra, sbugiardarono gli strateghi di McNamara.
L’ impiego dell’Agente Orange risolse non poche situazioni a rischio, ma soprattutto agevolò i GI americani nella loro rasatura della secolare boscaglia vietnamita, eseguita grazie ad un' arma recente e molto distruttiva: la diossina.
Il diserbante aprì quindi sistematicamente larghe radure nella fitta vegetazione del Vietnam del Sud, ma paradossalmente, anche se aumentò il numero dei caduti del Nord, non diminuì, invece, le perdite americane.
Il 10 agosto, Saigon, la capitale del Vietnam del Sud, che dopo la vittoria nordista fu ribattezzata Ho Chi Minh City, e le sue strade, rifatte sul modello del Midi francese, traboccavano di gente anziana e storpia in maggioranza, a piedi o in carrozzelle per invalidi.
È gente visibilmente piagata da una interminabile disgrazia che si raduna ogni anno a Saigon nell’anniversario del primo lancio delle bombe tossiche alla diossina, quelle che Washington considerava "arma decisiva".
Un lungo, muto corteo triste per sollecitare aiuti concreti in dollari ai reduci d’una guerra dimenticata e così disgraziata
Gli anziani reduci che hanno sfilato compostamente erano diecimila, applauditi dalle "rondini bianche", le ragazze in "aodai", il vestito nazionale coi due spacchi alti sulle gambe.
Fra i cartelli ne spiccava uno in vietnamita che diceva: "Siamo stanchi d’esser presi in giro - quanto ci rimane da vivere?".
Fonti autorevoli americane hanno dichiarato che il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama pare abbia chiesto «lo stato degli atti».
Non sarà facile chiudere la "pratica Orange", ma si deve in ogni caso rendere giustizia a chi fece il suo dovere di soldato, non importa quali siano state le sue mostrine.
Nel 1995 Stati Uniti e Vietnam hanno ripreso le relazioni; sarà così forse meno difficile "evadere questa pratica", costata finora 400 mila morti e deturpati, 500 mila bambini nati con malformazioni e milioni di casi di carcinoma e di Parkinson.

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