domenica 19 aprile 2009

Le torture della Cia

Quest'anno le mie vacanze di pasqua sono state più lunghe del solito, ma, pioggia permettendo, perchè giovedì è caduta copiosa e continua come ora, in una fredda ed uggiosa domenica più invernale che primaverile, ne ho approfittato per risistemare l'orto e una parte del giardino
Ho già piantato aglio, cipolle, patate ed erbe officinali e quando cambierà la luna, seminerò le insalate, i piselli, i fagioli e zucche e zucchine
Tenere un orto è spesso un lavoro a tempo pieno, anche faticoso, e sovente si deve combattere con le sorprese sgradite del tempo e con parassiti ed insetti dannosi, ma i risultati positivi sono soddisfacenti e quello che si mangia è genuino e fresco e molto più buono e saporito delle verdur che si comprano!
Tra un lavoro e l'altro però ho anche letto i giornali e qualche notizia mi ha lasciata decisamente esterefatta
Una di queste è l' immunità di Obama ai colpevoli di torture della Cia
"Il presidente americano concede l'immunità agli agenti che hanno usato maniere forti con i detenuti
L'era Bush è finita, l’«oscuro» capitolo degli abusi e delle torture negli interrogatori va superato con la «riflessione» e non con la «vendetta».
Il presidente Usa, Barack Obama, ha annunciato così la svolta americana sui metodi di detenzione e sulle tecniche di interrogatorio impiegati dalla Cia. Un cambiamento rivelato ieri con un comunicato in cui il presidente ha fatto sapere di non aver intenzione di perseguire gli agenti della Cia implicati e accompagnato da quattro documenti in cui, nero su bianco, si descrivono le durissime tecniche avallate dall’Amministrazione Bush.
Sui metodi di tortura Obama ha quindi ribadito che gli Usa hanno una volta per tutte messo la parola fine alle pratiche «che minano la nostra autorità morale e non ci rendono allo stesso tempo più sicuri».
Da qui la decisione di voltare pagina mostrando la cruda realtà:
«Le nostre informazioni riservate vengono normalmente protette per ragioni di sicurezza, ma ho deciso di pubblicare questi memorandum perchè credo fortemente nella trasparenza e nella responsabilità».
Una decisione comunque destinata a creare polemiche: da Amnesty Internationale sono infatti arrivate le prime critiche alla decisione di non punire i responsabili («un salvacondotto gratis per l’impunità») mentre il Centro per diritti costituzionali Usa ha parlato della «più grande delusione» arrivata dall’Amministrazione Obama." ( da La Stampa, Torino)
Non posso che condividere le opinioni di Amnesty internetional e del CDC: è stato giusto pubblicare i memorandum, ma chi ha torturato doveva essere messo sotto accusa. E non solo gli autori materiali delle torture, ma anche i mandanti! a partire da Bush e dai suoi consiglieri, dai suoi ministri e dai capi della Cia, che hanno approvato e permesso simili degradanti schifezze
Era giusto combattere il terrorismo e punire i terroristi colpevoli di atti criminosi, ma le leggi di Bush, gli orrori di Guantanamo e le torture della Cia, anche in territori non americani sono e restano un abominio di cui un paese democratico non avrebbe mai dovuto macchiarsi
Questa, secono me, è una decisione di Obama che " intacca " il suo essere un presidente intelligente e civile, che vuole la libertà la giustizia ed i diritti per tutti

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