Il 3 febbraio 2012 all' Aja la Sentenza inappellabile della Corte Internazionale di Giustizia, massimo organo giudiziario dell’Onu, sulle Stragi naziste ha stabilito che "Berlino non deve risarcire gli italiani"
Sono state tante le stragi naziste in Italia, molto conosciute e poco conosciute: Civitella, Cornia, San Pancrazio, Grizzana, Marzabotto, Fosse Ardeatine. Sono state 15 000 le vittime delle oltre 400 stragi naziste compiute in Italia tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945. Non tutti i loro carnefici hanno fatto almeno qualche giorno di carcere . Ma la Germania di oggi non deve pagare i risarcimenti alle famiglie decimate dalle fucilazioni e dalle rappresaglie delle squadracce hitleriane.
Il presidente del tribunale, il giapponese Hisashi Owada, ha impiegato 80 minuti per leggere una decisione che condanna l’Italia per «non avere riconosciuto l’immunità» garantita a Berlino dal diritto internazionale. Dunque, secondo la sentenza, non c’è continuità fra il Terzo Reich e la Repubblica Federale Tedesca, messa al riparo da richieste di risarcimento dalla "Convenzione per la soluzione pacifica delle controversie" adottata dai membri del Consiglio d’Europa il 29 aprile 1957, ratificata dall’Italia il 29 gennaio 1960 ed adottata dalla Germania il 18 aprile 1961.
A Berlino naturalmente hanno tirato un sospiro di sollievo per la sentenza. «Un giudizio importante per la Germania e l’intera comunità internazionale», lo ha definito il ministro degli Esteri Guido Westerwelle. «Non è contro le vittime del nazismo», la cui «sofferenza» è «già pienamente riconosciuta dal governo tedesco», ha aggiunto prima di sottolineare che la causa intentata dalla Germania contro l’Italia «non intendeva relativizzare o mettere in dubbio le responsabilità» per i crimini della Seconda guerra mondiale e che comunque «tutte le questioni inerenti a questo giudizio» saranno valutate «nello spirito di relazioni bilaterali strette e di piena fiducia».
In Italia la sentenza ha provocato «amarezza e dolore», come ha sottolineato il vicepresidente del Senato Vannino Chiti. Per il Pd è stato «un insulto all’Italia». L’Anpi ha chiesto che «non cessi la ricerca della verità». E l’associazione dei familiari delle vittime degli eccidi di Grizzana, Marzabotto, Monzuno e zone limitrofe ha chiesto che «si apra velocemente un confronto», denunciando che «l’occultamento dei fascicoli nell’armadio della vergogna» e «la negazione della giustizia per una ragione di Stato».
Il contenzioso tra Italia e Germania era cominciato nel 2004, in seguito al «caso Ferrini», dal nome di uno degli "schiavi di Hitler", deportato nel 1944 ed obbligato ai lavori forzati. In quel caso la Germania aprì un negoziato per il risarcimento. Ma era passata al contrattacco portando l’Italia davanti alla Corte Onu nel 2008, dopo che la Cassazione, il 21 ottobre, la riconobbe mandante dei militari nazisti che il 29 giugno 1944 uccisero 203 abitanti di Civitella, Cornia e San Pancrazio (Arezzo), sparando un colpo alla nuca di donne, bambini, uomini e vecchi, compreso il parroco del paese. Dopo quella sentenza si sono aperti altri 80 casi . E la Grecia si è associata al dibattimento dell’Aja perché un suo tribunale nel 1997 aveva condannato la Germania a indennizzare i familiari di 218 vittime del massacro di Distomo del 10 giugno 1944.
Per la Corte dell’Aja, tuttavia, nessun argomento diluisce il diritto all’immunità conquistato mezzo secolo fa dalla Germania di oggi. Tanto che la sentenza «invita» l’Italia a scrivere una legge «o a ricorrere a qualsiasi altro metodo a sua scelta» per far sì che «siano prive d’effetto» le sentenze risarcitorie già emesse dai tribunali italiani.
Come figlia di un Imi avevo inviato parecchi anni fa la richiesta per un risarcimento nei confronti di mio papà, allora ancora vivo, a Ginevra. Quando ricevetti una risposta negativa, lasciai perdere tutto. Lui nel frattempo era morto
Non per questo ho perdonato quello che lui subì nei lager nazisti. Non volevo vendetta, ma giustizia sì
E quella giustizia non è mai arrivata Tutta la mia solidarietà ai familiari delle vittime delle stragi naziste. Con i nazisti ci furono spesso anche i fascisti italiani E per colpa di tutti loro, i carnefici e gli assassini impuniti italiani e tedeschi, tante vittime civili italiane morirono Una vergogna ed un'onta da non dimenticare mai !!!
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