sabato 5 febbraio 2011

Non mollare mai !

Oggi  al Palasharp di Milano 10 mila persone hanno preso parte alla manifestazione ’Dimettiti per un’Italia libera e giusta', organizzata dal movimento Libertà e Giustizia, per chiedere un passo indietro al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo lo scandalo del ’Ruby gate'.
 Alla manifestazione  sono intervenuti  Roberto Saviano, Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg, Umberto Eco ed Oscar Luigi Scalfaro, che ha chiesto a tutti di tenere duro per continuare a difendere le proprie idee ed i propri valori. Davanti ai cancelli alcuni cartelli  hanno proposto una variazione all’inno di Forza Italia ’meno male che Silvio c’è': ’meno male che Napolitano c’è' o ’meno male che la Costituzione c’è'.
In queste ultime settimane il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha continuato ad invitare i politici sempre più litigiosi ad abbassare i toni, anche in nome delle future celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ma qualcuno non lo ascolta, in Parlamento e fuori di esso, sulle pagine dei quotidiani in particolare, continuando ad urlare, a litigare, a non rispettare la Costituzione, le leggi, i magistrati, le istituzioni.
Che paese sarà l'Italia se  una parte di classe politica continuerà a pensare solo a se stessa ed ai propri interessi personali ?
Meno male che abbiamo un Presidente della Repubblica come Napolitano Speriamo che almeno  lui non molli mai e prosegua fino alla fine del suo incarico istituzionale a difendere la costituzione, la giustizia e noi cittadini
Ed è notizia di oggi, tra l'altro, che prosegue la linea di austerity adottata già da qualche anno dal Quirinale per contenere le spese. Dal bilancio, pubblicato oggi sul sito del Quirinale, si evidenzia un risparmio ulteriore di 15 milioni di euro, che saranno di fatto restituiti all'erario .  La serietà morale la si vede anche in questo; non solo parole, ma fatti concreti
Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, chiudendo i lavori del convegno 'Nasce per i giovani' organizzato questo pomeriggio a Bologna da Futuro e libertà,  ha riflettuto sul "pessimismo dei giovani" , che "temono per il proprio futuro perchè hanno capito che per affermarsi non saranno più sufficienti quei sacrifici che sono stati fatti in passato dai loro genitori" perchè ora "viviamo in una società, piaccia o meno, che come unico metro per valutare il successo ha il denaro. Si rischia di privilegiare le scorciatoie e viene premiato il furbo, chi la fa franca, chi trova la scorciatoia, che gira attorno alla legge". "Oggi dobbiamo dimostrare che alcuni principi sono reali, non solo declamati dalla Costituzione: in Italia tutti sono uguali di fronte alla legge e chi sbaglia paga. Se non hai un punto di riferimento di carattere etico, la società rischia di corrompersi". La sfida che Futuro e libertà si è posta per i prossimi mesi è quella di "riavvicinare i ragazzi alla politica", anche perchè in questo momento il "rischio è che dalle macerie della credibilità delle istituzioni non si salvi più nessuno se non, per fortuna, il Quirinale e il capo dello Stato". 
Il pessimismo in effetti è di tutti noi, non solo dei giovani Speriamo che i politici lo capiscano e si decidano a cambiare i loro privilegi di casta in vere "opere di bene" per tutti gli Italiani che li hanno eletti e che sarebbero veramente degli idioti, se tornassero ancora a rieleggerli !!!

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