martedì 28 luglio 2009

Una saggia decisione del Tar del Lazio

Stamattina ho letto questo articolo, che non posso che condividere come insegnante :
" ... al contrario di quanto stabilito dal Miur, che alcuni mesi fa aveva decretato il blocco per cinque o sei anni delle liste dei libri di testo, da settembre ogni nuovo docente assegnato ad una classe avrà la facoltà - «seppure motivatamente e per provate esigenze» - di cambiare il libro di testo adottato dal collega al termine dell’anno scolastico precedente.
La nuova interpretazione del Tar del Lazio ha definitivamente confermato il parere già espresso nel maggio scorso, attraverso una sospensiva, e dichiarato illegittima una parte della circolare ministeriale sull’adozione dei libri di testo.
L’intervento del Tar è stato reso necessario dal ricorso presentato di un gruppo di insegnanti che contestavano la circolare nel punto in cui stabiliva, con l’anno scolastico 2009/2010, che «l’assegnazione di altro docente nella classe, a decorrere dal 1 settembre 2009, non consente in alcun modo una diversa scelta di libri di testo già effettuata».
Il Tar Lazio ha giudicato illegittima la decisione di impedire «che un docente trasferito o sopraggiunto per cessazione di altro docente possa scegliere il libro di testo, dovendo piuttosto adeguarsi per i successivi cinque anni alle scelte effettuate dal predecessore o che altre gravi esigenze, opportunamente motivate, possano dar luogo al cambio del libro di testo durante il quinquennio».
La decisione del Tar ha voluto mantenere attiva l’autonomia dei docenti nello sviluppare i programmi didattici sulla base di situazioni contingenti. " da La Stampa To

3 commenti:

*marbe* ha detto...

Non conoscendo la scuola da dietro la cattedra, passami il termine che non vuole assolutamente essere offensivo, mi domando come le famiglie che hanno figli che potrebbero passarsi almeno alcuni dei libri vivranno questa decisione in termini di costi tenuto conto dell'impatto economico che ogni anno si trovano ad affrontare. Sicuramente ci sono dei motivi che io non posso conoscere dietro la decisione di cambiare un libro e da ignorante in materia li vedo uguali: 2+2 fa sempre 4, le date di storia o le formule chimiche sono sempre quelle e via dicendo..non cambiano certo da un anno all'altro, spero quindi che ogni cambio sia veramente valutato in base agli effettivi benefici ai fini dell'istruzione e non di altro come purtroppo in alcune realtà che ho avuto modo di conoscere è accaduto, ovviamente lungi da me il pensiero di voler fare di tutte l'erbe un fascio.
un abbraccio, ernesta

ericablogger ha detto...

cara Ernesta noi abbiamo cambiato il libro di inglese lo scorso anno perchè non avremmo più avuto la vecchia edizione nel giro di un biennio ( il libro nuovo scelto è naturalmente dello stesso autore e resterà a lungo, come il precedente)ed abbiamo deciso di non far acquistare il terzo volume per le terze appunto perchè era inutile
Con i primi due volumi super-ricchi di argomenti di regole e di esercizi possiamo lavorare benissimo per tre anni senza far spendere ulteriori soldi alle famiglie
Noi tra l'altro abbiamo fatto la nuova scelta come gruppo di lingua inglese della scuola e non individualmente ed abbiamo dovuto motivare ampiamente al dirigente scolastico per cambiare il testo !!!
Ogni anno nella nostra scuola inoltre si fa un collegio docenti con il discorso libri di testo: quali si cambiano, perchè,quanto costano, ecc ecc : e si controllano i testi di tutte le classi per non superare il tetto dei costi dato dal ministero ...
Non so se altrove succede diversamente ma nella mia scuola ci si pone seriamente il problema libri di testo e costi e tutte le scelte vengono alla fine approvate dal consiglio di istituto, dove il presidente è un genitore della scuola!!!!
Il discorso qui sopra però è che la legge contestata bloccava per anni e questo non va bene per la nostra libertà di insegnamento
Avevamo già la regola dei 3 anni prima di ricambiare un testo e non vedo proprio perchè non si poteva continuare così
ciao erica

*marbe* ha detto...

Ciao Erica innanzitutto grazie per l'apprezzamento al mio post, ricevuto da te non può che farmi un enorme piacere, grazie.
Non avevo dubbi che nella tua scuola le regole venissero rispettate, ma so che non in tutte (forse troppe) è la stessa cosa.
Come negli ospedali a volte cambiano i farmaci perché la casa farmaceutica ha saputo promettere più benefici diretti e personali che non benefici per il paziente, così nell'ambito della scuola gli editori fanno dei buoni investimenti.. e troppi studenti grandi e piccoli poi si trovano ad avere libri mai aperti!
E' a questo che mi riferivo. Concordo con te però sul fatto che la libertà di insegnamento non debba essere limitata o messa in discussione.
un abbraccio, ernesta