domenica 6 ottobre 2013

Il generale Giap

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Ho sempre amato studiare la storia e la storia dell'Indocina è stato senz'altro uno dei periodi che più mi è interessato nel corso degli anni. Ho letto libri in italiano e in francese che trattano della guerra d' Indocina e di quella del Vietnam, dove i Francesi prima e gli Statunitensi successivamente  furono sconfitti
Tra i personaggi chiave non ho mai dimenticato Ho Chi Minh e il generale Giap
E quale è stata la mia sorpresa quando ieri ho letto sul quotidiano che era morto a 102 anni il leggendario generale Vo Nguyen Giap Da anni non ne sapevo più nulla ed ero convinta che ormai fosse morto
Il generale vietnamita  inventò la guerra asimmetrica, che vinse ben due volte, contro i Francesi e contro gli Americani. È stato l’eroe di tutti i terzomondisti, un piccolo uomo di un piccolo paese asiatico che sconfisse i grandi ed i potenti, e  il cui capolavoro fu la battaglia di Dien Bien Phu
Giap era nato il 25 agosto 1911 in una cittadina del Vietnam centrale. I genitori erano piccoli proprietari terrieri, non ricchi, ma in grado di mandare il figlio al liceo, prima nella antica capitale Hué, poi ad Hanoi, dove si laureò in legge ed economia. In quegli anni si distinse già e divenne un  leader  organizzando scioperi studenteschi, manifestazioni contro la Francia colonialista. Mentre  scriveva sui giornali, si era intanto unito al Partito comunista e di notte leggeva dei suoi idoli: Napoleone e Sun Tzu, l’autore dell’Arte della guerra.
Quando iniziò la Seconda guerra mondiale Giap fuggi in Cina con Ho Chi Minh, il futuro padre della patria vietnamita. Ma nel 1944  ritornò in patria, dove organizzò la resistenza contro i giapponesi  adattando la teoria ancestrale del maestro cinese Sun Tzu alle tecniche moderne di guerriglia. I giapponesi furono cacciati ma a Postdam le grandi potenze  decisero di dividere il Vietnam in due: uno sotto l’influenza comunista, l’altro sotto quella occidentale, con i Francesi che  si  ripresero la loro più ricca colonia In Asia.
Ho Chi Minh aveva appena fondato la Repubblica democratica del Vietnam e cominciò un’altra sanguinosa guerra, che durò trent’anni. Tutta l’Indocina, Vietnam  Laos  e Cambogia , divenne un campo di battaglia «non convenzionale» e la guerriglia nella giungla e  gli attacchi a sorpresa nelle città dissanguarono Parigi. Il generale Henri Navarre cerc di attòirare Giap in una battaglia campale, per distruggere le sue forze in colpo solo, e creò la piazzaforte di Dien Bien Phu, in una zona montagnosa che controllava le vie di approvvigionamento dei vietnamiti.
Giap   nascose i suoi pochi obici da 105 millimetri sulle colline boscose attorno alla base. Le nuvole basse, per settimane, impedirono all’aviazione francese di intervenire in maniera efficace e  22 mila francesi furono massacrati dall’artiglieria vietnamita, con  12 mila fra morti e feriti e 10 mila prigionieri. Un disastro immane che   il 7 maggio 1954 portò la Francia alla resa e all'abbandono dell'Indocina.
In Vietnam del Sud gli Americani presero il posto dei Francesi ed i Vietcong continuarono con la guerriglia. Nel 1968 vi fu  il primo serio contrasto strategico fra i vertici del Partito comunista, che volevano un’altra eclatante vittoria per chiudere la guerra. Ci fu quindi l’offensiva del Tet, che mirò a tagliare in due il Paese fino a Saigon. Il generale Giap si oppose e  l’offensiva si dimostrò in effetti un disastro militare per i vietnamiti. Ma in effetti fu una grande vittoria politica, perché convinse l’opinione pubblica americana che non si poteva assolutamente vincere quella guerra.
Solo dopo altri sette anni i Nord Vietnamiti riuscirono a  liberare Saigon. E restano ancora oggi il ricordo e le immagini delle truppe vietcong che entravano in città mentre gli ultimi elicotteri americani si alzavano in volo lasciando a terra collaboratori locali disperati e urlanti, che cercavano disperatamente di aggrapparsi all'unica possibilità di sfuggire al terrore ed alla vendetta dei soldati del nord Vietnam
Nel nuovo Vietnam unito Giap fu prima ministro della Difesa, poi vicepresidente. Ha scritto libri, polemizzato pacatamente con il generale Usa William Westmoreland e si è goduto una lunghissima gloriosa vecchiaia  ultracentenaria. Un piccolo grande uomo geniale intelligente e coraggioso

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