martedì 12 gennaio 2010

Il prezzo della pasta

Stamattina avevo solo 3 ore di lezione - il martedì infatti è l'unico giorno in cui esco presto da scuola - e sono quindi andata a fare la spesa.
Al supermercato dovevo prendere anche la pastina ma ho trovato gli sconti della pasta Agnesi e ne ho approfittato per acquistare le farfalle, che a me piaciono molto, e le bavette, buone quasi quanto gli spaghetti e gli spaghettini, da condire con il sugo di pomodoro e una buona manciata di formaggio
La pasta ed il riso sono la base dei piatti fondamentali che mangio tutti i giorni, a pranzo o a cena
Ma non sempre sono i prodotti scontati o convenienti del supermercato
E stamattina, approfittando dei ribassi, mi sono ricordata di quello che avevo letto sul quotidiano alcuni giorni fa
Il Garante per la sorveglianza dei prezzi ha convocato al tavolo di confronto per il 19 gennaio nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico le associazioni industriali dei Pastai ed altre associazioni per discutere del grave problema del rapporto non congruo tra il prezzo al dettaglio della pasta rispetto a quelli all’ingrosso e della materia prima.
Spero che grazie all'intervento del Garante dei prezzi, la pasta che noi paghiamo troppo cara diminuisca almeno un po' e che le speculazioni che sono state fatte nei mesi scorsi vengano bloccate definitivamente
Come per le filiere della frutta e della verdura che acquistano per pochi spiccioli le merci dagli agricoltori e poi fanno pagare a noi acquirenti cifre sempre più esagerate, così anche la pasta ha ormai prezzi da capogiro e c'è chi guadagna troppo
Meno male che c'è anche chi li controlla, a quanto pare... anche se secondo me dovrebbero esserci dei calmieri imposti a tutti i produttori e dei prezzi obbligatori per tutte le marche ovunque
A volte è faticoso dover fare il giro dei supermercati per trovare sconti e ribassi che aiutano il portafoglio in tempi di crisi!!!

3 commenti:

julo d. ha detto...

Il problema è che il Garante per la sorveglianza dei prezzi alla fine non può che, nella migliore delle ipotesi, dare una multa che nei suoi massimali è assolutamente ridicola rispetto ai guadagni che sono stati ottenuti nel frattempo.

È stata una delle classiche soluzioni all'italiana. Se avessero fatto come in USA dove il garante, una volta accertata l'infrazione, commina una multa almeno pari ai guadagni realizzati illecitamente, allora si che sarebbe efficace.

Sul fatto di fare il giro dei supermercati, a me viene in mente un mio ex collega che si vantava di riuscire a risparmiare da un minimo di 50.000 e fino a 100.000 lire (allora c'erano ancora le lire) al mese sulla spesa. Poi ha raccontato come faceva. Fatti due conti, per fare quel risparmio sulla spesa però spendeva 120/130.000 lire di benzina. Alla fine del mese io, andando a piedi nel supermercato sotto casa, spendevo di meno. ;-)

Pace e benedizione
Julo d.

marina ha detto...

quando ho sentito che un chilo di arance a Rosarno vengono pagate al produttore 0,80 centesimi mi è venuta una rabbia furiosa
è un sistema dal quale sembra impossibile difendersi
marina

ericablogger ha detto...

anche a me vengono le rabbie furiose qunto sento o leggo certe notizie
pagare frutta e verdura pochi miserabili centesimi è un sacrilegio come lo è ancora di più essere espropriati di 3 4 e più euro quando si va in negozio ...
questi furti legalizzati e protetti da uno stato che se ne frega di noi comuni mortali sono una cosa veramente vergognosa!!!
ioo comunque vado solo in due o tre supermercati cittadini ed evito di fare km per trovare le stesse cose che trovo anche vicino a casa, spesso anche a prezzi migliori