" In Kentucky, USA, un bambino di 5 anni ha ucciso la sorellina di 2 anni con un fucile calibro 22 progettato specificatamente per bambini che gli era stato regalato lo scorso anno e con cui giocava abitualmente.
La madre dei bambini si trovava in veranda quando ha udito lo sparo e si é precipitata in casa, trovandosi di fronte all’orrore. Secondo il medico legale Gary White, intervistato dal giornale locale The Lexington Herald-Leader, si è trattato di un incidente.
L’arma con cui il bambino ha ucciso la sorellina è un fucile della Crickett dalle dimensioni ridotte progettato apposta per i bambini. Un regalo ricevuto l’anno scorso e conservato in un angolo di una stanza. «I genitori non sapevano che ci fossero ancora munizioni dentro», ha detto il medico legale, riportando le parole della madre.
“My first rifle”, “Il mio primo fucile”, è lo slogan che la Crickett, la casa produttrice del fucile specializzata in armi per bambini, utilizza sul suo sito web. Il fucile calibro 22, oltre ad avere le dimensioni adatte per essere imbracciato dai più piccoli, è prodotto in vari colori, tra cui il rosa per le bambine. Le foto sul sito ritraggono giovanissimi intenti a prendere la mira e sparare, alcuni sotto gli occhi fieri dei genitori. La battaglia anti-armi del presidente Barack Obama è lungi dall’essere vinta "
Questa è l'ultima notizia proveniente dagli Usa, pubblicata dai quotidiani italiani e mostrata in video dai TG in tv, che certamente desta scalpore . E' già negativo il fatto di regalare armi giocattolo ai bambini, ma regalare fucili in miniatura con proiettili veri è una vera follia
E un incidente simile avrà di certo conseguenze gravi sulla psiche del piccolo che ha ucciso la sorellina
2 commenti:
Io dico che in America si son veramente bevuti il cervello... il mio primo fucile? Tra l'altro fa pensare a molti e molti altri fucili ancora nel coso della vita... che tristezza! Un salutone Fabio. Ho letto anche il tuo post su Domenico Quirico e ne ho realizzato uno anch'io apponendo ul fiocco giallo sul mio blog. Un caro saluto, Fabio
grazie Fabio per la tua riflessione, verrò subito a leggerti. Quirico è ancora disperso e la situazione in Siria è sempre peggio Che disastro un saluto erica
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