Oggi è la festa della mamma Un augurio a tutte le mamme, quei meravigliosi esseri umani che per 9 lunghi mesi ci hanno tenuto nel loro ventre e poi ci hanno dato la vita. Quelle mamme pazienti che, per tutta la vita, si sono sempre preoccupate di noi, figli o figlie, che sempre hanno desiderato vederci felici e realizzati e sempre ci sono state vicine, nei momenti migliori come in quelli difficili...
Oggi , 9 maggio, è anche una giornata di anniversari
Stamattina, in Tv, sul canale Russia Today, ho visto alcune immagini della parata per la Victory Day sulla Piazza Rossa E' infatti il 65°anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, o Grande Guerra Patriottica come dicono i russi, contro il nazifascismo .
Per la prima volta nella storia di Mosca, il presidente russo Medvedev ha invitato a sfilare accanto ai soldati russi i militari americani, francesi e britannici, in ricordo dell’alleanza anti-Hitler. Sono stati invitati anche Obama, Brown, Sarkozy e Berlusconi, che non hanno potuto esserci a causa di improrogabili impegni, ma il presidente polacco ad interim Komorowski è stato ricevuto al Cremlino dove Medvedev gli ha consegnato i file segreti sulla strage di Katyn promessi alcuni giorni fa, durante le cerimonie avenute in terra russa. Un'altra grande importante novità è stato anche il «niet» deciso del governo sovietico al progetto del comune di tappezzare Mosca di ritratti di Stalin per questo importante anniversario storico.
Le immagini della Tv russa hanno mostrato il presente, con i pochi reduci superstiti, carichi di medaglie, in ricordo del loro coraggio di valorosi combattenti, ed i monumenti agli eroi ed alle vittime civili morti nella più sanguinosa e distruttiva guerra del XX° secolo, ma anche immagini di repertorio di grande importanza storica, come la la battaglia di Stalingrado (attualmente Volgograd, una bellissima città interamente ricostruita) - una delle battaglie più cruente della storia, che nella missione di Hitler battezzata Barbarossa vide morire due milioni tra soldati e civili - e la battaglia di Leningrado (ora San Pietroburgo), che vide la città circondata dall’esercito nazista per 29 mesi, durante i quali morirono quasi un milione di persone tra stenti e violenze, attacchi via terra e bombardamenti aerei del nemico, ma che eroicamente resistette e ricevette l’appellativo di gorod geroj, Città Eroina.
Impressionanti sono state anche le immagini dell’Armata Rossa, comandata dal generale Georgij Zukhov, noto con l’appellativo di spasitel, il salvatore, che nel 1945 liberò le città della Russia e proseguì fino all'assedio della Germania e di Berlino, una città completamente fatta a pezzi dai bombardamenti dove la disfatta del Terzo Reich vide il suicidio di Hitler e dei suoi fedelissimi nel Bunker segreto. Quei soldati russi che mettono la bandiera della loro patria sulle rovine dell'ultima residenza del dittatore nazista sono il simbolo della fine della seconda Guerra Mondiale e di quell' incubo che portò la rovina e la morte di milioni di persone in tutta Europa.
Un altro vento di follia e di fanatismo colpì l' Italia alle soglie degli anni '80. Oggi è infatti l'anniversario della morte di Aldo Moro, lo statista democristiano rapito ed ucciso dalle BR. Sono passati 32 anni dal quel maledetto 9 maggio 1978, quando il corpo dello statista venne ritrovato nel baule posteriore di una Renault 4 rossa a Roma, in via Caetani, ma il ricordo resta indelebile nella memoria. Era stato rapito dalle Brigate Rosse il 16 marzo, dopo uno scontro a fuoco in cui furono barbaramente uccisi gli uomini della sua scorta, e restò per 55 giorni in una prigione delle Brigate rosse. Cinque volte presidente del Consiglio dei ministri e presidente del partito della Democrazia Cristiana, sarà oggi ricordato, in tutta Italia, in occasione della ''Giornata della Memoria per le Vittime del Terrorismo e delle Stragi''.
Ricordando al Quirinale le vittime del terrorismo italiano negli anni ’70 ed ’80, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato che : " di fronte alla crisi economica «è necessario tenere sempre alta la guardia contro il riattizzarsi di nuove possibili tentazioni di ricorso alla protesta violenza e di focolai, non spenti una volta per tutte, di fanatismo politico ed ideologico» Occorre attenzione «specie guardando ai problemi da affrontare anche in Italia sul terreno economico e sociale», «in una fase che è stata e rimane critica per tutta l’Europa».
Dopo aver ascoltato le testimonianze dei parenti delle vittime degli Anni di piombo, il presidente Napolitano ha detto «No alla violenza e alla rottura della legalità»;«si tratta di un imperativo da non trascurare in nessun momento, in funzione della lotta che si combatte anche con importanti successi contro la criminalità organizzata, ma più in generale in funzione di uno sviluppo economico politico e civile degno delle tradizioni democratiche e del ruolo dell’Italia».
Il Presidente ha ricordato che ai tempi del terrorismo «l’Italia corse rischi estremi», ma «sapemmo uscirne nettamente, pur pagando quei duri prezzi che oggi ricordiamo, e avemmo così la prova di quanto profonde fossero tra gli italiani le riserve di attaccamento alla libertà, alla legalità, ai principi costituzionali della convivenza democratica sui cui poter contare».
Oggi, «quelle riserve vanno accuratamente preservate, ravvivate, messe in campo nella situazione attuale del paese e del mondo che ci circonda». Le aree di conflitto internazionali sono «meno lontane dall’Europa di quanto magari non dica la carta geografica», e «giungono fino a noi gli echi del più cupo fondamentalismo», da cui «anche il nostro paese non è immune».
Il capo dello Stato ha poi aggiunto che nella strage di Ustica oltre ad «intrecci eversivi, ci furono anche intrighi internazionali che non possiamo oggi non richiamare, insieme con opacità di comportamenti da parte di corpi dello Stato, ad inefficienze di apparati e di interventi deputati all’accertamento della verità».
Parole decisamente importanti per non dimenticare, come invece è stato, purtroppo, fatto troppo spesso in passato, quegli oscuri episodi e quegli oscuri tempi che tutti noi che eravamo giovani o giovanissimi negli anni '70 e '80 non abbiamo mai dimenticato. Anni di piombo, anni di morti innocenti, troppi!, assassinati per portare avanti una eversione assurda ed inconcepibile, di destra e di sinistra, che nulla aveva a che fare con la libertà e la democrazia e di cui non è mai stata fatta completa giustizia, perchè non sono mai stati arrestati tutti i veri colpevoli ed i mandanti di quegli attentati e di quegli omicidi, gambizzazioni e stragi senza senso, che lasciarono un segno profondo in chi come me è sempre stata contraria alla violenza ed al caos ...