mercoledì 18 marzo 2015

"Chi ha deciso di dare una medaglia a un ufficiale fascista?"

"Chi ha deciso di dare una medaglia a un ufficiale fascista?": dichiarazione del Presidente Nazionale ANPI

Ho appreso dalla stampa la notizia della consegna di una medaglia, in una sala della Camera dei deputati, dove si trovavano anche il Presidente della Repubblica e la Presidente della Camera, ad un fascista della Repubblica di Salò: Paride Mori. La notizia appariva così incredibile (e grave) che sono stato lieto di apprendere, da una dichiarazione emanata dalla Presidenza della Camera, che la Presidente Boldrini non aveva dato alcun premio, né aveva in alcun modo concorso ad individuare il nome del “premiato” tra quelli meritevoli di onorificenza (sono parole pressoché testuali del comunicato della Presidenza della Camera).
Altrettanto credo sia accaduto per il Presidente Mattarella, ma non è possibile anticipare nulla al riguardo, finché non ci sarà qualche comunicazione da parte del Quirinale.

Di certo, un’onorificenza è stata consegnata dal Sottosegretario Del Rio e dunque a nome della Presidenza del Consiglio. Anche il Sottosegretario ignorava tutto? Sembrerebbe impossibile; comunque, chi ha proposto e deciso quella onorificenza proprio nell’anno del 70° anniversario della Resistenza? A quali criteri ha obbedito la speciale Commissione che valuta per la Presidenza del Consiglio le onorificenze? È veramente difficile accontentarsi della prospettazione di un “errore”, a fronte di situazioni che imporrebbero una vera sensibilità democratica.

Pensiamo che su questo debba essere fatta chiarezza assoluta ed al più presto. Altrimenti dovremmo pensare che la Presidenza del Consiglio, che si propone di celebrare il 25 aprile e il 70° è disponibile, al tempo stesso, a riconoscere “i meriti” di chi militò dalla parte della dittatura, del fascismo, della persecuzione degli ebrei, degli antifascisti e dei “diversi”. Davvero, tutto questo appare inconcepibile; l’ANPI attende, comunque, chiarimenti precisi e definitivi e, soprattutto, che ognuno si assuma le responsabilità che gli competono. Dopo di che, prenderemo – a ragion veduta – le nostre posizioni di antifascisti e di combattenti per la libertà, che non conoscono né tentennamenti né ambiguità, ma si riconoscono nella vera storia del nostro Paese e nella Costituzione che lo regola e pretendono che altrettanto facciano le istituzioni
CARLO SMURAGLIA
Presidente Nazionale ANPI
Roma, 16 marzo 2015

Ho letto anch'io la notizia sul quotidiano e sono rimasta attonita 
Che anche questo governo stia iniziando a fare cose strane è da un po' che lo penso, ma arrivare a dare una medaglia ad un fascista è grave 
Mio padre , IMI per due anni nei campi di sterminio di Hitler, non c'è più, ma mia mamma che tra due settimane compirà 91 anni, ricorda ancora , e molto bene, cosa hanno fatto i fascisti che erano negli uffici sequestrati della Ferriera Cobianchi a Omegna, dove lei era impiegata, e tutto quello che ha visto quando andava di notte con le suore in ospedale a curare i feriti, i partigiani nascosti. 
 Questo episodio mi fa rabbrividire per la leggerezza con cui si è deciso di dare una medaglia a chi non era di certo dalla giusta parte 
Non si può dimenticare cosa era il fascismo e cosa hanno subito i nostri genitori che fascisti non lo erano. Hanno rischiato la vita e le conseguenze di quel terribile periodo li ha accompagnati per tutta la vita, ed ancora li accompagna
Vergogna che il governo non abbia pensato alle conseguenze Vergogna e profonda delusione per noi figli delle vittime del fascismo

2 commenti:

Artemisia ha detto...

Ciao Erica, ho letto del caso e della presa di posizione di Smuraglia. Ci riprovano continuamente e non bisogna mai abbassare la guardia. Hai fatto bene a pubblicare.
Un abbraccio a te e a tua madre.

ericablogger ha detto...

grazie Artemisia
purtroppo ho poco tempo a disposizione e non riesco più a scrivere ma questo non potevo ignorarlo !!!
ciao erica