Il 6 giugno 1944 iniziava lo sbarco alleato in Normandia. !30 mila uomini , inglesi canadesi ed americani, arrivarono davanti alle coste francesi e combatterono contro i soldati tedeschi per liberare l'Europa dal Nazismo
Venerdì , 70 anni dopo, migliaia di veterani sono tornati su quelle spiagge normanne teatro della più grande operazione militare mai compiuta prima, l’Overlod, dove videro tanti loro giovani compagni morire sotto il fuoco nemico E con loro gli unici due capi di Stato ancora viventi fra i 20 capi di Stato che erano sulle spiagge, pressoché coetanei, che ad ogni incontro si soffermano sempre a rievocare insieme quella lontana stagione sulle cui ceneri nacque la nuova Europa della democrazia : Elisabetta II di Windsor, a quell’epoca appena diciottenne ma che si era già fatta i nove bombardamenti nazisti subiti da Buckingham Palace, e Giorgio Napolitano, allora non ancora diciannovenne che già aveva subìto i durissimi bombardamenti alleati nella sua Napoli e che nel giugno del ’44 stava facendo la sua prima esperienza lavorativa nell’American Red Cross .
«I lunghi singhiozzi dei violini d’autunno...», scandì ripetutamente Radio Londra l’1 giugno del 1944 avvertendo in codice la resistenza francese che il tempo per lo sbarco degli alleati in Normandia s’era fatto breve.
«Mi feriscono il cuore con languore monotono..» proseguì il 5, coi versi successivi della stessa «Poesia d’autunno» di Verlaine, annunciando che il D-Day era giunto, e omettendo la strofa successiva e pericolosamente significativa, «l’ora è suonata».
Il 4 giugno gli Alleati erano arrivati anche a Roma accolti da liberatori dalla popolazione ma la guerra in Italia del nord continuò per altri lunghi sanguinosi mesi fino al 25 aprile 1945
Il presidente italiano, invitato personalmente alle cerimonie per il settantesimo anniversario dal presidente francese Hollande , ha ritenuto tale invito, giunto per la prima volta dal tavolo dei vincitori della seconda guerra mondiale, un onore
Di quell’ invito Napolitano ne ha dato pubblica notizia nel discorso per la Liberazione nel quale ha rimarcato che la Resistenza fu «un grande moto civile ed ideale» contro il nazismo, grazie al quale l’Italia passò « dall’ umiliazione alla riscossa», giungendo poi alla libertà e alla democrazia.
L' invito è stato accettato «in nome di un popolo che aveva rotto nel 1943 con il fascismo e con l’asservimento alla Germania hitleriana, e in nome delle nostre nuove forze armate ,che allora già combattevano in Italia insieme alle forze anglo-americane». Ricordando poi anche che «due giorni prima dello sbarco in Normandia, il 4 giugno del 1944, le forze alleate erano già entrate a Roma come liberatrici anche grazie all’eroico contributo della Resistenza romana».
L’onore tributato dall’Italia alle celebrazioni trova nelle parole di Napolitano la corrispondenza e l’orgoglio del riconoscimento di quei valori italiani sui quali è fondata la nostra Costituzione
Una giornata storica molto importante, per l'Italia, soprattutto, perché il nostro paese 70 anni fa con Mussolini stava dalla parte sbagliata, quella del nazifascismo sconfitto!...
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