martedì 23 ottobre 2012

Sant'Anna di Stazzema - Lettera aperta

La procura di Stoccarda ha invalidato la sentenza della giustizia militare italiana di La Spezia, che aveva  condannato  all'ergastolo 10 assassini SS colpevoli del massacro di S.Anna di Stazzema, dove vennero uccise 560 persone il  12 agosto 1944, durante la seconda guerra mondiale
Nel comunicato stampa della procura di Stoccarda, che ha deciso di non procedere con la richiesta di imputazione, si legge che « dalle indagini, condotte in maniera ampia ed estremamente approfondita insieme all'ufficio criminale del Baden-Wuertemberg, è emerso che non è possibile dimostrare una partecipazione dei 17 indiziati - in particolare degli otto ancora in vita - agli avvenimenti del 12 agosto 1944 nel paese di S. Anna di Stazzema punibile con una pena che non sarebbe prescritta».
Per i procuratori tedeschi decisiva  è stata l'impossibilità di dimostrare che il massacro di 560 persone, tra cui «almeno 107 bambini», compiuto dai 17 militari della divisione di granatieri corazzati "Reichsfuehrer Ss" sia stato programmato sin dall'inizio come «un'azione di sterminio contro la popolazione civile». 
 Il sindaco di Stazzema ha detto : «In questo caso si disconosce anche il lavoro di un tribunale militare italiano che nel corso degli anni ha svolto un lavoro importante su quanto accaduto . Quello che mi lascia interdetto è che tra i gerarchi delle ex SS tedesche c'è anche un reo confesso che ha dichiarato che ha considerato donne e bambini, come fossero alla pari degli adulti e che si è reso responsabile di questo crimine di guerra. Sono stati discolpati i soldati, ma gli ufficiali e i sottufficiali sono ritenuti responsabili di quanto accaduto quel lontano agosto. È una notizia che ci ha profondamente offesi e addolorati».
 
Ed ecco la lettera aperta che gli Italiani residenti in Germania hanno inviato alle autorità tedesche ed italiane  per esprimere il loro dissensoe la loro rabbia contro questa vergognosa sentenza della procura di Stoccarda
 
Lettera aperta degli italiani in Germania
alle loro eccellenze
Joachim Gauck, Presidente della Repubblica Federale di Germania
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana
Angela Merkel, Cancelliere della Repubblica Federale di Germania
Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano
Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo
 
Gli Italiani che vivono in Germania sono costernati dall'archiviazione da parte della Procura di Stoccarda del fascicolo riguardante la strage di Sant'Anna di Stazzema —al termine di una inchiesta fatta durare dieci anni— con motivazioni scandalosamente in contrasto con la realtà dei fatti ed argomenti pseudo-storici.
Noi non entriamo in questioni legali, dato che con la sua decisione il ben noto Procuratore generale Bernhard Häußler, ha fatto diventare una questione legale un grave fatto politico.
Dunque chiediamo che il problema venga risolto al più presto possibile con la rimozione di Bernhard Häußler e dando al procedimento la conclusione naturale in tempi brevi.
Con tutto il rispetto della magistratura tedesca, anche sorvolando sul dato di fatto storico che dopo la seconda guerra mondiale nel territorio della Repubblica Federale i peggiori assassini nazisti che ricoprivano cariche nella magistratura non furono rimossi e continuarono tranquillamente la loro opera di avvelenamento della società tedesca, un Procuratore come Bernhard Häußler non può mettersi al disopra del Parlamento Federale, il quale il 15 maggio 1997 con un proprio ordine del giorno ha stabilito: "Der Zweite Weltkrieg war ein Angriffs- und Vernichtungskrieg, ein vom nationalsozialistischen Deutschland verschuldetes Verbrechen". (La seconda guerra mondiale fu un atto di aggressione e guerra di sterminio, un crimine perpetrato dalla Germania nazista)
A questo si aggiunge il fatto che la banda degli assassini di Sant'Anna di Stazzema era la 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS, che non era composta da "normali soldati", ma da appartenenti ad una milizia di partito, tutti volontari, criminali da capo a piedi, già in virtù dell'appartenenza a tale banda.
Qui sta il vero problema: in Germania da decenni si fa tanta "Aufarbeitung" (analisi storica), ma nessuna "Abrechnung" (resa dei conti). Da quando la Germania ha perso la seconda Guerra mondiale, per quaranta anni la Repubblica Federale Tedesca non è riuscita o non ha voluto liberarsi della teppaglia nazista; con l'unificazione qualcuno sperava probabilmente che non se ne parlasse più. Ma sono troppe le vittime lasciate sul suolo di tutta l'Europa per poter fare finta di niente.

Qui nessuno vuole dare la colpa a chi "ha avuta la grazia della nascita ritardata", come disse una volta Helmut Kohl, ma una responsabilità comunque rimane loro, cioè quella di dover fare i conti con la storia, eliminare le tossine ed i veleni nazisti che ancora circolano nella società tedesca ed evitare che le follie barbariche del passato si possano ripetere.
Il mancato riconoscimento di cosa fu veramente il nazismo da gran parte della Germania, rappresenta un enorme ostacolo sul cammino dell'Unione Europea, unico orizzonte che potrà ridare al nostro continente un futuro possibile di pace e giustizia sociale.

Noi in nessun modo intendiamo fare di ogni erba un fascio, non vivremmo per nostra libera scelta in Germania. Non dimentichiamo neanche il fatto che durante la seconda guerra mondiale migliaia e migliaia di veri soldati tedeschi ebbero il coraggio di fare la scelta giusta, voltando le spalle ad ufficiali in grado di dare solamente ordini folli, non solo arrendendosi agli alleati, ma addirittura collaborando in vari modi con la Resistenza italiana, mostrando di essere veri precursori di una Germania europea, amante della Giustizia e della libertà. Molti di loro furono massacrati al pari e spesso insieme a vittime italiane, facendo onore alla Germania. Quelli che sopravvissero nella Repubblica Federale furono perseguiti ed umiliati da funzionari pubblici e politici dal solido passato nazista.
Cogliamo ancora questa occasione per ribadire che anche in Italia persistono alcune ombre lunghe del passato fascista e dunque non possiamo che tendere la nostra mano amichevole a tutti quei tedeschi che si battono per chiudere definitivamente con il passato nazista ed i suoi eccessi barbarici.

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