Oggi pomeriggio, mentre stavo correggendo le verifiche dei miei alunni di terza, ho seguito su RaiNews24 le notizie in diretta dalla Libia. Il raiss Gheddafi è stato ucciso mentre stava cercando di fuggire da Sirte, la sue città natale, dove da due mesi le sue milizie tenevano in scacco le truppe ribelli libiche e le forze Nato.
Pare che anche il figlio Mutassim sia stato ucciso nella città liberata alle otto di stamattina mentre Saif al-Islam è stato circondato ed ucciso durante la sua fuga da Sirte. Considerato l’erede designato di Gheddafi, Saif era ricercato dal Tribunale penale internazionale per crimini contro l’umanità, ma è rimasto vicino al padre fino all’ultimo momento.
Le immagini degli ultimi momenti di vita di Gheddafi, trasmesse dalle televisioni arabe, sono immagini che ho preferito lasciare al web. Sangue e violenza su di un corpo ferito, martoriato, finito con un colpo di grazia da un combattente di vent’anni, Mohammed al-Bibi, con la pistola d’oro che il dittatore libico aveva addosso.
Solo un anno fa il dittatore libico era stato ricevuto in Italia da Berlusconi con il massimo degli onori ed ora quella foto di un uomo moribondo, che sta per essere giustiziato e che invoca pietà per salvarsi la vita, ha fatto il giro del mondo insieme alle immagini del popolo libico che festeggia e gioisce ed inneggia alla libertà. 40 anni di regime crudele e la sanguinosa guerra civile di questi ultimi mesi hanno portato alla uccisione di oggi in quel modo barbaro e crudele
Muammar Gheddafi, per 40 anni la massima autorità della Libia, il più longevo leader del mondo arabo, è stato preso nella città in cui era nato nel 1942, dopo un combattimento sanguinoso, come lo stesso colonnello aveva promesso da mesi, perchè aveva detto che non sarebbe mai scappato dalla Libia.
Gheddafi, ultimo figlio di una famiglia di Beduini, a sei anni perse due cugini e rimase ferito ad un braccio nell'esplosione di una mina, forse italiana. Dal 1956 al 1961 frequentò la scuola coranica di Sirte ed iniziò il suo sogno, con il mito del presidente egiziano Gamal Abdel Nasser, di promuovere l’unità araba. Dopo la laurea, nel 1965, andò in Gran Bretagna per seguire un corso al collegio dell’esercito britannico, da dove ritornò in patria nel 1966 come ufficiale.
Salì al potere con il colpo di stato militare che il 1º settembre 1969 portò alla caduta della monarchia del re Idris I di Libia. Gheddafi ed altri gerarchi militari infatti consideravano re Idris I troppo servile verso USA e Francia e così Gheddafi guidò un colpo di stato che portò alla proclamazione della Repubblica guidata da un Consiglio del Comando della Rivoluzione. Gheddafi, nel frattempo diventato colonnello, si mise a capo del Consiglio instaurando la dittatura .
Ricordo bene quando riaprì subito il contenzioso con l'Italia sul passato coloniale e confiscò tutti i beni degli italiani . Fece espellere gli italo-libici e creò per anni non pochi problemi ai governi italiani dell'epoca.
Fu anche finanziatore dell'Olp di Yasser Arafat nella sua lotta contro Israele e fu sempre il propugnatore di un'unione politica tra i tanti Stati islamici dell'Africa
Negli anni ottanta la sua ideologia anti-israeliana e anti-americana lo portò a sostenere diversi gruppi terroristici, dall'IRA irlandese al Settembre Nero palestinese. Accusato dall'Intelligence statunitense di essere l'organizzatore di attentati in Sicilia, Scozia e Francia, fu il responsabile del lancio dei due missili SS-1 Scud, per fortuna caduti in mare, contro il territorio italiano di Lampedusa, come rappresaglia per il bombardamento della Libia da parte degli Stati Uniti.
Negli anni ottanta la sua ideologia anti-israeliana e anti-americana lo portò a sostenere diversi gruppi terroristici, dall'IRA irlandese al Settembre Nero palestinese. Accusato dall'Intelligence statunitense di essere l'organizzatore di attentati in Sicilia, Scozia e Francia, fu il responsabile del lancio dei due missili SS-1 Scud, per fortuna caduti in mare, contro il territorio italiano di Lampedusa, come rappresaglia per il bombardamento della Libia da parte degli Stati Uniti.
Nemico numero uno degli Stati Uniti d'America fu vittima, il 15 aprile 1986, del blitz militare voluto da Ronald Reagan, nonostante la Libia continuasse a esportare oltre il 40 per cento del proprio petrolio verso gli Usa. Un massiccio bombardamento che ferì la figlia adottiva, ma che lo lasciò indenne. Grazie all'allora primo ministro italiano Bettino Craxi, che lo informò delle intenzioni americane, riuscì a fuggire e a salvarsi.
Il 21 dicembre 1988 esplose un aereo passeggeri sopra la cittadina scozzese di Lockerbie, dove perirono le 259 persone a bordo e 11 cittadini di Lockerbie. Prima dell'11 settembre 2001, fu l'attacco terroristico più grave mai avvenuto e l'Onu attribuì alla Libia la responsabilità dell'attentato aereointernazionale.
Negli Anni Novanta però Gheddafi condannò l'invasione dell'Iraq ai danni del Kuwait nel 1990 e successivamente sostenne le trattative di pace tra Etiopia ed Eritrea. Nei primi anni duemila, si riavvicinò agli Usa e alle democrazie europee, con un conseguente allontanamento dall'integralismo islamico. Grazie a queste sue decisioni il presidente statunitense George W. Bush decise di togliere la Libia dalla lista degli Stati Canaglia, ristabilendo i pieni rapporti diplomatici tra Libia e Stati Uniti.
Sposatosi due volte, Gheddafi aveva 8 figli: la figlia molto amata, Aisha, e 7 maschi, la maggior parte dei quali con un ruolo nel regime e al suo fianco nei combattenti della guerra civile libica dal marzo di quest'anno.
Un uomo strano che come altri dittatori è vissuto ed ha governato con la violenza e la brutalità ed è morto nella violenza Le sue vittime sono state molte ed ha preferito far distruggere le città libiche piuttosto che abdicare e andarsene dal suo paese che lo odiava e non lo voleva più!
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