domenica 31 agosto 2008

Cronache di ordinaria violenza

Ecco alcune delle notizie del quotidiano online di oggi. Cronache di ordinaria violenza che domani avremo già scordato perchè altra violenza si sovrapporrà e ci sommergerà con tutto il suo tragico e sconvolgente bagaglio di follie !


" «Persone di questo genere non sono degne di stare nella nostra società. Vanno recuperate, non dobbiamo condannarli a morte, ma non sono degne di stare nella società come i lebbrosi di un tempo venivano allontanati perchè contagiavano la comunità».
Queste le parole dell’arcivescovo di Torino, il cardinale Severino Poletto, nell’omelia della messa celebrata stamattina al Santuario di Belmonte in segno di solidarietà ai quattro frati del convento aggrediti e pestati selvaggiamente martedì scorso da tre banditi.
«Queste cose sono dei virus tremendi che poi in alto e in basso determinano arroganza e prepotenza, dove poi il bene personale prevale sul bene comune e gli interessi di tutti».
Poletto ha offerto il perdono cristiano della Chiesa nei confronti dei malviventi, ma «il perdono deve essere un messaggio per loro».
«Rientrando in se stessi prendano coscienza di ciò che hanno fatto e si ravvedano. Questo non esime chi ha responsabilità istituzionali come la magistratura e gli organi inquirenti a fare il proprio dovere e assicurare alla giustizia queste persone. Il perdono cristiano si accompagna, non contraddice. Questi fratelli hanno dentro un tarlo che li corrode dentro, che toglie loro il fiato. Loro si sentono braccati. Il male uccide dentro. Spero si costituiscano». "
"Stipendio mensile: 150 euro; orario di lavoro: tutti i giorni dalle sei alla mezzanotte; posto letto: brande stracolme di insetti dentro un camion. Queste le condizioni di vita di sei cittadini indiani, scoperti dai carabinieri della compagnia di Vibo Valentia e del corpo forestale dello Stato all’interno dell’accampamento del circo appena giunto in città.
Il proprietario, residente a Reggio Calabria, è stato arrestato perché ritenuto responsabile di favoreggiamento della permanenza di immigrati clandestini sul territorio nazionale e assunzione di lavoratori in nero. Per i clandestini sono state avviate le procedure di espulsione dallo Stato e di rimpatrio in India. "
"Tensioni, ritardi, intemperanze e 4 ferrovieri feriti. Questo il viaggio del treno che ha portato i tifosi del Napoli all’Olimpico di Roma per la gara di oggi. «Un’ordinanza urgente della Prefettura di Napoli ha prescritto, per motivi di ordine pubblico, la partenza alle 12.29 da Napoli Centrale del treno Intercity Plus 520 (Napoli Torino) con a bordo un migliaio di sostenitori del Napoli diretti a Roma. Il convoglio era stato bloccato a Napoli Centrale dalle intemperanze di centinaia di tifosi che volevano prendere il treno per Roma senza sottoporsi ai controlli di biglietteria.
Nel corso della mattinata a questi se ne sono poi aggiunti altri, provocando disordini e disagi in tutta la stazione. I tafferugli hanno raggiunto il culmine quando un folto gruppo, privo del biglietto di viaggio, ha tentato di salire in treno dopo aver forzato i cordoni di controllo predisposti dalle Ferrovie dello Stato, in stretta collaborazione con le Forze dell’ordine. Azione che ha provocato la contusione di 4 dipendenti delle FS. Le intemperanze di molti tifosi hanno reso impossibile ogni tentativo del personale ferroviario per agevolare la partenza dei viaggiatori presenti a bordo muniti di regolare biglietto e anche il loro trasferimento su altri convogli.

La nuova stagione non è cominciata bene neppure a Torino. Verso le 13 e 30 due pullman di tifosi del Lecce sono stati assaltati da un centinaio di sostenitori del Toro, armati di spranghe e sassi. L’assalto è avvenuto in Corso IV novembre. Un vetro di uno dei due mezzi è andato in frantumi. Momenti di tensione, ma non si sarebbero registrati feriti."

" Aggressione politica nella notte, a Roma. Alcuni giovani sono stati colpiti con armi da taglio e catene. Uno di loro è ricoverato al Cto della Garbatella con ferite profonde alla coscia.
Gli aggressori si sono nascosti nei pressi della facoltà di Economia della Terza Università.
«Avevano le teste rasate ed erano armati di coltelli e catene: si è trattato di un vero e proprio agguato premeditato» . I tre militanti di sinistra stavano percorrendo a piedi via Ostiense tornando dal concerto al parco Schuster in ricordo di Renato Biaggetti, giovane ucciso da estremisti di destra due anni fa.
I giovani ancora non hanno fatto denuncia alle forze dell’ordine
"Ci gridavano «zecche, andatevene»", ha raccontato uno degli aggrediti.
" Abbiamo sentito delle grida, dieci ragazzi vestiti con magliette nere e teste rasate hanno cominciato ad insultarci, quindi, si sono avvicinati e ci hanno aggredito».
I tre sono stati presi a calci e pugni e feriti con armi da taglio. L’aggressione è durata pochi attimi. «Dopo averci colpito sono fuggiti a piedi. Si è trattata di una vera e propria provocazione di stampo neofascista».

Il sindaco della Capitale in una nota ha condannato l'accaduto: «Esprimo ferma condanna per questo grave episodio di violenza che, secondo le testimonianze delle vittime, sembra essere di natura politica.
Mi auguro che gli inquirenti siano in grado di assicurare subito alla giustizia i responsabili di questo gesto criminale, verificando con assoluta certezza se dietro di esso esista una forma organizzata di estremismo di destra».
«Alle vittime dell’aggressione va la mia piena solidarietà - continua il sindaco - e invito tutte le forze politiche cittadine a vigilare affinché non si inneschi una nuova spirale di violenza politica in città».
Ma il Pd lancia l'allarme: «La vile aggressione conferma il clima di intolleranza che da qualche mese si percepisce a Roma, un’intolleranza che condanniamo con assoluta fermezza» "

Una mail e la Resistenza

L'altra sera ho ricevuto una mail che si intitolava La resistenza Era una mail molto interessante scritta da un giovane e, dopo avergli chiesto il permesso, pubblico una parte di ciò che mi ha scritto
Io spero che come lui ci saranno altri giovani che "scopriranno" la resistenza e passeranno a leggermi in futuro e a leggere anche i pensieri e le riflessioni di chi mi ha scritto parole così intense.
" Erica,
non so perché, ma ormai sono tre giorni.
Tre giorni nei quali non faccio altro che pensare alla resistenza, ai partigiani, alle montagne dove hanno combattuto.

Passo ore in internet a cercare documenti, foto, video, storie.
Giro in moto per queste zone per rivedere i luoghi dove queste storie sono avvenute.
Improvvisamente, mi rendo conto che sono avvenute veramente qui. Non sono pagine di un libro di storia. Non sono avvenute già in bianco e nero. I protagonisti di queste storie non sapevano come sarebbe finita, e infine… non è impossibile che si ripetano.
Oggi sono arrivato al tuo blog e sento il bisogno di parlarne.

Ho frequentato molto spesso Omegna Alcuni parenti mi hanno parlato spesso della resistenza. Anche i miei genitori mi hanno tramandato il valore dei partigiani e mi hanno indicato da sempre e molto chiaramente chi avesse ragione e chi torto in quegli anni. Una zia faceva la staffetta partigiana...

Ieri per la prima volta sono stato alla casa di Beltrami a Cireggio, al cimitero, a Fondotoce alla casa della resistenza, a Megolo fino al monumento e poi giù nel bosco a toccare con mano quel che resta del castagno dove è morto Beltrami. Ora vorrei andare a Meina, vorrei andare alle scuole di Intra. Domani andrò all’alpe Quaggione e a Forno.

Scrivo questa mail per attenuare il senso di vergogna che ho provato leggendo uno dei tuoi post.
Febbraio 2008. Teatro Sociale di Omegna. Quel giorno sono passato di li. Un sacco di gente, qualche bandiera, gente di una certa età… “ah, sarà qualche commemorazione di partigiani”. Ho continuato a camminare per la mia strada.

Quel giorno non avrei saputo rispondere alla domanda “chi era Beltrami”. Capitano Beltrami mi avrebbe dato qualche indizio, ma nulla di più. Sapevo che i fratelli Di Dio erano partigiani, ma per me restavano principalmente “l’inizio della via che porta a Gravellona”.

Non ricordo cosa avessi da fare quel giorno ma certamente nulla di importante quanto essere li, con voi, accompagnando i miei figli.

Cercherò di rifarmi, non “in futuro”, ma a partire da Quaggione, domani.
Saluti .... "

venerdì 29 agosto 2008

Legambiente e un bagno proibito

Non è un periodo molto felice per i politici di An; dopo il Sindaco di Roma , è ora la volta del Presidente della Camera. Ecco cosa si legge nell' articolo del quotidiano La Stampa :
"Legambiente: «Bagno in una zona vietata vicino all'isola di Giannutri».Il presidente della Camera ammette:«Una leggerezza, pagherò la multa»"
Il fatto, secondo me grave, non è che un presidente della Camera sia andato a fare un'immersione in un'aerea protetta, non rispettando quindi dei divieti ben precisi che devono valere anche x lui, ma che fosse accompagnato da una barca dei vigili del fuoco, un mezzo pubblico che dovrebbe essere usato solo in caso di necessità e non x portare a spasso un politico in vacanza ...
E quel suo dichiarare che pagherà la multa non va proprio bene x nulla
Lui non è un comune mortale che colto in flagrante paga la multa ( ci mancherebbe solo che non la pagasse!!!) , lui è un personaggio pubblico che dovrebbe dare il buon esempio con grande senso di responsabilità
E allora ?
e allora una multa non basta, non basta proprio, è troppo poco!
Che cosa proporreste , voi che sempre passate di qui a leggermi ?

lunedì 25 agosto 2008

Sconcertante

L'altro ieri, al mattino di buon'ora, ho iniziato a sfogliare i quotidiani che non avevo potuto leggere in viaggio. Tra le notizie varie, una mi aveva provocato commozione profonda angoscia e rabbia nello stesso tempo: l'aggressione ai due turisti olandesi alle porte dell'Urbe da parte di due romeni
All'estero è abitudine comune fare le vacanze, anche all'estero, girando in bici ovunque. Anche in Germania nei giorni scorsi erano tantissime le persone che usavano le due ruote nelle grandi e nelle piccole città, dove le piste ciclabili sono ovunque. Ricordo le mie vacanze al nord, Norvegia, paesi Baltici, ma anche Francia ed Inghilterra, dove la bici è il mezzo più usato, ecologico comodo e poco costoso
Questa aggressione così brutale e disumana mi aveva subito fatto pensare alla signora Giovanna Reggiani, violentata e poi uccisa all’uscita della stazione ferroviaria di Tor di Quinto, e successivamente alla giovane straniera di colore, violentata all'uscita da una stazione della metropolitana . Due episodi che innescarono la "corsa alla sicurezza" della campagna elettorale di Gianni Alemanno, prima, e di Francesco Rutelli poi, e che crearono polemiche a non finire tra i politici dei due fronti opposti per diverso tempo
Ma quale è stato il mio sconcerto quando il sindaco di Roma in un'intervista a La Stampa ha dichiarato che « i due turisti aggrediti sono stati imprudenti a dormire là».
« Questo è un’episodio limite. I turisti olandesi non uscivano da una stazione ferroviaria. Si sono accampati, girando in bicicletta, in un posto abbandonato da Dio e dagli uomini, dopo aver chiesto consiglio su dove mettere la tenda a un branco di pastori immigrati. La loro è stata una grave imprudenza».
Sconcertanti e preoccupanti questi pensieri.
Naturalmente non sono stata la sola a pensarlo e si è scatenata l'ira di Dio da parte dell'opposizione che ha gridato ad alta voce tutto lo sdegno e l'indignazione di fronte a tali parole superficiali ed inadeguate
Questa sera online nelle pagine del quotidiano La Stampa ho letto invece altre dichiarazioni che sicuramente riportano un minimo di ordine e di sicurezza a questo bruttissimo episodio
" Sul caso dei turisti è intervenuto il nuovo questore Caruso. «Ciascuno ha il diritto di sostare dove vuole, fermo restando che ci vogliono degli accorgimenti», ha detto. «Non é fisiologico che accada uno solo di questi fatti, così come non é fisiologico che accada anche un solo scippo».

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, intanto, ha reso noto che dopodomani firmerà «il decreto di espulsione dei due romeni» accusati della rapina e dello stupro a Roma. «Se dovesse succedere che per un cavillo tra una settimana escono - ha aggiunto, parlando a Cortina - li rispediremo in Romania». Maroni ha aggiunto di essere rimasto «esterrefatto dalla confessione della violenza carnale come giustificazione. Quasi come che nel loro modo di pensare la violenza sulla donna fosse un normale modo di pensare». "
Le parole di Maroni secondo me sono molto importanti perchè anch'io come lui ho ritenuto inconcepibile che si possa pensare così impunemente di fare violenza ad una donna come un normale modo di essere di agire e di comportarsi
Chi abusa o stupra una donna dovrebbe, x me, essere pesantemente punito, chiunque esso sia e ovunque e con qualunque donna
Trovo inconcepibile leggere ultimamente di episodi choccantie dove protagoniste sono ragazze o donne aggredite, talvolta spinte a bere e a ubriacarsi addirittura x poterne approfittare meglio, se le si conosce, talvolta stuprate senza pietà in agguati sconosciuti ed improvvisi
Ai violentatori non vengano concesse attenuanti e privilegi, li si processi, li si lasci in prigione a lungo e si insegni loro che toccare una donna, farle del male e abusarne o peggio arrivare ad ucciderla è un crimine grave, gravissimo
Io butterei via la chiave x un bel po' e li lascerei a pane ed acqua in una buia cella a riflettere sulla loro volgare e brutale ferinità mascolina, priva di sentimenti, di scrupoli, di pietà alcuna ....

Mita

Oggi all'ora di pranzo ho visto, come ho fatto sempre x l'intera estate, la trasmissione di Mirabella su Rai 3. Tra gli ospiti intervenuti che parlavano di arte cultura ed altro c'era anche l'attrice Mita Medici
E' sempre lei, solo un pochino più invecchiata, ma ha fermato il tempo ed è affascinante e colta e veramente piacevole da ascoltare
Ma se vi interessa conoscerla meglio potete passare da lei nel suo blog che io ho scoperto x caso alcuni mesi fa e che mi piace molto!
E se poi vi piace questo blog, vi ricordo che ne scrivo anche un altro, un pochino diverso, che si chiama Non solo Libri!
Vi aspetto anche di là con tanti nuovi post ...
erica

sabato 23 agosto 2008

Sono tornata ieri ...

Ciao a tutti e tutte voi che passate di qui
Sono tornata ieri sera da una vacanza di 6 giorni in Germania; chi mi legge sempre anche nell'altro mio blog Non solo Libri!, lo saprà già perché di là, nella Community di Libero, avevo lasciato un breve post da Berlino, dove ero riuscita a trovare un Pc gratis in albergo, lentissimo e con una tastiera completamente diversa dalla mia che mi ha fatto impazzire x 10 minuti x trovare le lettere che erano in posti completamente diversi ....
Sono state giornate intense molto belle e sono ritornata ieri sera alle 8 stanchissima ma con ancora negli occhi tutte le belle cose che ho visto ed anche quelle di un passato disgraziato che ha di certo colpito questa nazione in modo pesante e non dimenticabile ...
A Dresda il mio viaggio culturale è stato anche un viaggio della memoria perchè da lì era passato mio papà nel 1944 trasferito da Gorlitz per altri campi di concentramento, forse Torgau
Ricordi dolorosi che si sono sovrapposti alla piacevolezza di una città molto bella, un piccolo gioiello il cui centro è stato interamente ricostruito dopo il bombardamento del 13 febbraio 45, la tempesta di fuoco dei bombardieri inglesi che distrussero il centro città della Firenze dell'Elba
Anche a Berlino, una città particolare, in parte nuovissima e recente, nata dopo la caduta del muro nel 1989, ho provato commozione e tristezza quando sono andata a vedere una mostra sugli anni del terrore della Gestapo, lungo il muro di quello che era il palazzo della famigerata polizia speciale nazista e delle SS che tanto dolore e morte portarono ovunque in Europa negli anni del nazismo
In quell'enorme spiazzo vuoto, di fronte all'albergo dove ho alloggiato due giorni, la sede della Gestapo vide passare uomini in uniforme e prigionieri da interrogare e torturare sadicamente fino alla morte o ad un condanna di internamento nei lager.
Tanti immagini per ricordare anni di odio di orrori indicibili di violenze e brutalità inconcepibili. Tante foto inedite choccanti e sconvolgenti nei loro orrori che mi hanno commossa profondamente
Del viaggio parlerò ancora, qui o nell'altro blog, e domani scriverò qualche nuovo post sulle cronache italiane e non solo che mi hanno interessata di più al ritorno a casa, sfogliando i quotidiani di una intera settimana
Buona notte e buona domenica
erica

lunedì 11 agosto 2008

Un premio per...



L'altro giorno, a sorpresa, e con molto piacere, ho ricevuto da Dragonfly questo premio per il mio sito PupazziePensieri

Io di solito non continuo le catene , ma questa volta voglia anch'io assegnare il premio Brillante Weblog -premio per siti e blog che risaltano per la loro brillantezza nei temi e nel design con lo scopo di promuovere tra tutti ancora una volta la blogsfera nel mondo. -

a due blogger amici che leggo sempre con tanto piacere e tanta gioia :

Ernesta de Il pozzodeimieipensieri

e

Paolo di Paolo'sblog

Un affettuoso saluto ad entrambi ed un grazie anche a Dragonfly erica

16 anni

" Una ragazzina di 16 anni di Adria si è tolta la vita sparandosi con la pistola del padre. Due anni fa la ragazzina era rimasta coinvolta in una vicenda di immagini hard diffuse dal suo ex fidanzato.
Alcune scene intime che la vedevano protagonista erano state infatti riprese con il telefonino dal suo ex fidanzato e poi scaricate sul computer: da qui erano cominciate a girare per tutto il paese e non solo. Un brutta vicenda su cui la squadra mobile di Rovigo, dopo aver sequestrato computer e telefonino, ha condotto un’inchiesta che ha portato alla denuncia dell’ex fidanzato, maggiorenne, e di una ventina di persone entrate in contatto con quel filmato"
Questa era una delle notizie da me lette sabato sul quotidiano online.Non ho voluto commentarla allora perchè mi ha lasciata sgomenta.
Ieri non ero a casa; ho passato una bellissima giornata in montagna, a Zermatt, in Svizzera. C'era un sole caldissimo ed il Cervino carico di neve era meraviglioso. Una giornata senza pensieri, senza riflessioni o altro.
Un sano divertimento. In libertà
Al ritorno, verso le nove, ho letto il quotidiano, e sono rimasta ancora più sgomenta.
Ragazzine giovanissime, intervistate dai giornalisti, hanno dichiarato, con tono audace e duro, che se a loro facessero foto osè e le pubblicassero poi in rete o altrove, beh a loro non gliene importerebbe niente.
A quanto pare, da quello che ho letto, è di moda tra le giovanissime fare spogliarelli per attrarre i maschi di cui sono innamorate. E tra i maschi, quando vengono piantati, inviare foto porno on line a tutti come vendetta!
Ogni epoca ha avuto le sue mode, alcune pessime, altre nefaste, ma qui è stata lesa la dignità e la sensibilità di una minorenne molto giovane, che non ha retto alla vergogna ed al dolore.
Era la seconda volta che tentava di uccidersi e ci è riuscita.
Provo una profonda pietà ed un senso di impotenza, e di rabbia, anche, quando leggo queste notizie.
La gioventù dovrebbe essere il periodo migliore, di gioia spensieratezza, divertimento sano , semplice, innocente, e allegria, tanta allegria, con le prime cottarelle, i primi amori e anche le prime delusioni cocenti, quelle che aiutano a crescere, e invece troppo spesso la gioventù attualmente si trasforma in drammi ed in tragedie inimmaginabili.
Non c'è più tenerezza, non c'è più rispetto, non c'è più timore; i sentimenti vengono calpestati con freddezza, egoismo, rabbia ed impazienza.
Ultimamente i giovanissimi imitano troppo gli adulti, si comportano troppo presto da adulti, spesso negativi, non responsabili, annoiati, violenti , spesso incapaci di distinguere il bene dal male, il giusto dal non giusto.
E gli adulti ? gli adulti si preoccupano sovente solo del benessere esteriore dei loro figli, bei vestiti, belle scarpe, IPod, computer, vacanze,...anche quando non se lo possono permettere
Ma non sanno più comunicare con i loro figli, non spiegano più loro cosa va bene e cosa non va bene per vivere in armonia con gli altri, per non calpestare i sentimenti degli altri, per non essere calpestati dagli altri, per vivere la propria età anagrafica senza superare la soglia della normalità psichica e fisica, senza anticipare i tempi e poi non essere in grado di gestirsi perchè troppo acerbi ed immaturi per certe esperienze e per certe vicissitudini così esasperate.
Il mio pensiero va a quella ragazza che la nostra società del benessere e dei consumi, di you tube e dei video telefonini, ha corrotto e poi dilaniato senza pietà, buttandola da parte quando è diventata una vittima.
Una povera vittima innocente che ora è volata lassù nel cielo, finalmente nella pace di un mondo bellissimo e pieno di amore ...

sabato 9 agosto 2008

Ossezia , Caucaso

Ieri i Grandi della Terra era tutti presenti all'inaugurazione delle Olimpiadi 2008 a Pechino. C'erano anche George W. Bush e Vladimir Putin.

Ma proprio ieri in Ossezia del Sud 1.400 civili e dieci soldati russi sono morti in seguito ai bombardamenti delle truppe georgiane

E' scoppiata una nuova guerra in una piccolissima parte del Caucaso, sconosciuta ai più, ma non per questo non meno pericolosa per il resto del mondo.
Ecco la cronaca, precisa, dei due giorni di questa guerra così assurda quanto tanto lontana da noi- una cronaca molto interessante per tutti gli appassionati di storia, ma che fa venire i brividi per chi, oltre ad amare la storia, ama anche, e molto di più , la pace :
" Il bilancio dell’escalation di ieri nella regione separatista, dove le truppe di interposizione russe, grazie all’invio di carri armati e truppe fresche di rinforzo, stanno riconquistando la capitale Tskhinvali è ancora provvisorio.
La comunità internazionale, Stati Uniti, Ue e Onu hanno chiesto l’immediata cessazione delle ostilità. Della crisi si occuperà il Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite.

Il presidente georgiano Saakashvili ha dichiarato che «la Russia sta combattendo una guerra sul nostro territorio» e ha chiesto aiuto «agli Stati Uniti», principale sostenitore di Tbilisi.
Il presidente russo Dmitry Medvedev si è impegnato a «proteggere la vita e la dignità» dei cittadini russi in Ossezia del sud e ha avvertito che i responsabili delle morti dei suoi connazionali «riceveranno la meritata punizione».
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavorov ha accusato Tbilisi di «pulizia etnica» in Ossezia del Sud
Il conflitto in Ossezia del Sud minaccia inoltre di estendersi all’altra regione separatista georgiana, l’Abkhazia, costringendo Tbilisi a fronteggiare un doppio fronte.
La Georgia ha proclamato oggi lo stato di guerra e sta pensando di chiedere «un aiuto militare diretto della Comunità internazionale», ma ha anche lanciato nello stesso tempo una proposta di cessate il fuoco e di «smilitarizzazione» della zona del conflitto.
Proposta per ora non raccolta dalla Russia, che accusa Tbilisi di «azioni barbare» e denuncia un massacro in Ossezia.

I georgiani negano, e rilanciano accusando la Russia di avere fatto almeno 20 vittime nella città georgiana di Gori, a ridosso del confine con la repubblica separatista.
La situazione è dunque velocemente precipitata in poche ore verso una guerra dagli esiti imprevedibili e già tragici.
«Costringeremo i georgiani ad accettare la pace», ha dichiarato il presidente russo Dmitri Medvedev, mentre il ministro degli Esteri Serghey Lavrov ha lasciato intendere che tutto è possibile: «Non abbiamo mandato gli aerei a Tbilisi, ma nessun obiettivo è sicuro», ha ammonito durante un briefing telefonico con i corrispondenti stranieri.
In serata il premier Vladimir Putin è arrivato da Pechino in Ossezia del Nord, repubblica che fa parte della Federazione russa, «per discutere misure di assistenza all’Ossezia del Sud, in connessione con i gli eventi in corso».
Il parlamento georgiano ha invece votato all’unanimità la proclamazione dello stato di guerra richiesta per decreto dal presidente Mikheil Saakasvhili.
Decreto valido per 15 giorni, che permette il richiamo di tutti i riservisti dell’esercito e l’operatività 24 ore su 24 di tutti i ministeri e delle agenzie di stato, ma non introduce censura o limitazioni degli spostamenti dei cittadini.
La replica russa su questo punto è arrivata dallo Stato Maggiore: «Non siamo in guerra con la Georgia».
Per i russi l’intervento militare è un’operazione per il ripristino della pace.
Le vittime dei due giorni di bombardamenti georgiani in Ossezia del Sud sono tra i punti che vedono opposte versioni da Mosca e da Tbilisi.
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha parlato in mattinata di 1.400 morti e l’ambasciatore russo a Tbilisi, Vjaceslav Kovalenko, nel pomeriggio ha aggiornato a «circa 2.000».
La Georgia smentisce: «un’eclatante menzogna russa», ha detto il presidente Mikheil Saakashvili, secondo cui «quasi non ci sono morti tra i civili».
La Russia ha confermato l’abbattimento di due suoi aerei, mentre la Georgia sostiene di averne fatti precipitare almeno 10.
Sono 12, inoltre, le vittime tra le file delle unità di Peacekeeping russe in Ossezia del Sud e 150 i feriti.
Mosca respinge da parte sua le notizie georgiane sulle «almeno 20 vittime» dei bombardamenti russi sulla città georgiana di Gori, da cui arrivano immagini impressionanti.
Smentito poi l’attacco aereo su Tbilisi, oggetto di insistenti voci in mattinata, ma senza alcuna conferma nemmeno da parte georgiana. Contrasti anche sulla dinamica degli scontri a Tskhinvali, il capoluogo dell’Ossezia del Sud all’origine dell’escalation con l’attacco georgiano nella notte tra giovedì e venerdì. "

L'Ossezia è una regione storica del nord del Caucaso, al confine tra Russia e Georgia, oggi amministrativamente divisa in in Ossezia del Nord, chiamata anche "Alania", in Russia, ed Ossezia del Sud, in Georgia
Durante l'era sovietica l'Ossezia formava un'unica provincia autonoma all'interno dell'area caucasica e solo dopo la dissoluzione dell'Urss venne suddivisa in Ossezia del Nord e del Sud.
La parte settentrionale restò sotto il controllo russo mentre la parte meridionale, un'area di 3.900 chilometri quadrati con una popolazione di circa 70.000 abitanti, entrò a far parte della Repubblica di Georgia.
Dopo aver conseguito l'indipendenza, nel 1991, la Georgia abolì l'enclave autonoma osseta, provocando una migrazione di molta della popolazione verso l'Ossezia del Nord. Circa 100.000 profughi osseti del sud sono stati reinseriti nell'Ossezia del Nord, diventando motivo di occasionali conflitti con la popolazione prevalentemente inguscia del distretto di Prigorodnyj.
Nel 1991, inoltre, la Georgia dichiarò il georgiano unica lingua ufficiale del paese e abolì il bilinguismo con il russo parlato in Ossezia del Sud, dando nuovo vigore al separatismo della regione e alimentando le rivendicazioni nazionaliste.
Il 28 novembre 1991, con l'appoggio della Russia, l'Ossezia del Sud si autoproclamò con un referendum popolare repubblica indipendente ma non venne riconosciuta nè dalla Georgia nè dalla comunià internazionale.
Le tensioni tra Tbilisi e Tshkinvali, capoluogo dell'Ossezia del Sud, sfociarono in una guerra civile sanguinosa che causò un migliaio di morti e almeno centomila profughi osseti.
La guerra vide l'intervento della Russia a sostegno della causa indipendentista degli osseti.
Solo nel 1992 si arrivò al cessate il fuoco ma di fatto gli scontri a fuoco continuarono per anni, malgrado l'invio di una forza di interposizione e di peacekeeping formata da russi, georgiani e osseti che operava sul confine per mantenere lo status quo.
Nell'agosto 2004 la guerra fredda tra i due paesi venne interrotta da nuovi scontri a fuoco con molte vittime.
Nel novembre 2006 un secondo referendum confermò la scelta indipendentista osseta con un risultato plebiscitario ancora una volta riconosciuto come valido dalla sola Russia.
Di recente la regione ribelle ha rifiutato la concessione di una larga autonomia proposta dal presidente georgiano Mikheil Saakashvili e lo scorso aprile Mosca ha annunciato di aver intensificato le relazioni con i separatisti osseti.
Tbilisi teme che Mosca voglia annettere l'Ossezia del Sud.
Ed è così che si è arrivati a ieri e ad un nuovo scontro sanguinoso che noi occidentali non ci saremmo mai aspettati di veder comparire in Tv e sui quotidiani
Spero che la guerra termini e che non scorra più il sangue in quella parte di mondo così tormentata
Infatti, oltre agli effetti degli scontri in Ossezia del Sud, l'Ossezia del Nord deve anche preoccuparsi dell'estendersi dei combattimenti dalla vicina Cecenia. Il più cruento incidente finora registrato è quello del settembre 2004 nella città di Beslan, dove centinaia di persone morirono quando un commando di separatisti ceceni prese in ostaggio un'intera scuola.
Un episodio cruento e mai del tutto completamente chiarito !

Il dramma di Taismary Aguero

Ieri pomeriggio sono iniziate le Olimpiadi a Pechino. Io sono uscita e sono andata a trovare un'amica che come me ha tanti interessi ed ama la lettura. Un bel pomeriggio piacevole e coerente con la mia idea di boicottare i giochi in favore del Tibet ma anche delle altre popolazioni che vivono in Cina e dei dissidenti cinesi stessi che combattono contro la mancanza di libertà e di diritti civili
Non ho però smesso di leggere alcune pagine del giornale. Ho sfogliato le prime pagine e quelle sportive e oltre all'articolo che parlava delle manifestazioni pro Tibet nel mondo, dal Nepal ad Assisi, mi ha particolarmente colpito la notizia che la pallavolista Taismary Aguero , cubana ma ormai cittadina italiana, non è potuta recarsi a Cuba per vedere per l'ultima volta la madre morente
Il suo dramma però è stato una beffa perchè :
" La pallavolista aveva appena ricevuto il visto per recarsi a Cuba, quando ha appreso la notizia della morte della madre
Dulce Fedora Leiva, madre di di Taismary Aguero, è morta oggi a Cuba. La donna non ha potuto riabbracciare per l'ultima volta la figlia Tai, ed è spirata mentre la figlia viveva una vera e propria odissea.
La pallavolista era partita tre giorni fa per Cuba, sperando di ottenere un visto di ingresso. Ma dopo due giorni di vana attesa in Germania aveva deciso di fare ritorno a Pechino.
Appena arrivata nella capitale cinese, l’atleta azzurra aveva però ricevuto via sms la notizia della concessione del visto da parte delle autorità di Cuba e si è rimessa in viaggio verso l’Europa, dove farà scalo.
Al momento, come ha reso noto il CONI, Taismary Aguero è arrivata al Villaggio Olimpico di Pechino, dove si rimetterà a disposizione del ct Barbolini. Con il dolore nel cuore. "
Un pensiero a questa atleta, il cui dolore è anche un pochino nostro. Non ci sono solo le vittorie e l'agonismo nella vita. Gli affetti più cari a volte sono molto ma molto più importanti !

Torture !

Stasera sono passata a fare un giro nelle pagine online della Stampa dedicate agli animali ed ho trovato questo breve articolo
Orribile leggere quello che c'è scritto. Io qui riporto solo una parte del testo, ma già mi provoca disgusto. E rabbia. La stessa rabbia che avevo provato lo scorso anno quando mi era ritornato a casa Maù, il gatto randagio in condizioni disastrate e poi era morto.
" Hanno torturato un cane randagio forse sperando di ucciderlo, ma non ci sono riusciti. Gli aguzzini si sono accaniti su quel povero animale e poi lo hanno sotterrato vivo. Il passatempo di un gruppetto di giovani di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, non è però finito come previsto.
Alla scena hanno assistito alcune persone. Nessuna di loro ha cercato di fermare i balordi, nessuno ha chiamato le forze dell’ordine.
Ma un anonimo ha avvertito una signora, nota nella cittadina per il suo amore per gli animali. La donna è accorsa sul posto, ha dissotterrato il cane e lo ha affidato alle cure dei veterinari. Il randagio è gravissimo, sta lottando contro la morte. Non è il primo episodio del genere a Porto Empedocle.
A rendere nota la triste vicenda è stata Annalisa De Luca Cardillo, responsabile regionale della Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, che ha annunciato la presentazione di una denuncia presso la procura: «Non possiamo più tollerare questi reati - ha dichiarato - ed invitiamo la cittadinanza sensibile e le istituzioni ad adoperarsi per arrestare i colpevoli»."
Se io avessi assistito ad una simile barbarie credo che avrei riservato lo stesso trattamento che quei delinquenti, perchè sono delinquenti e non balordi quelli che torturano un animale, hanno riservato a quel povero cane randagio
Noi dovremmo essere una nazione civile e civilizzata ma episodi come questo fanno riflettere
Dove stiamo andando a finire ???

giovedì 7 agosto 2008

Una giornata interessante

Stamattina sono andata a Omegna. Era giorno di mercato, il mercato lungo il lago. Il sole caldo ed un bellissimo cielo, azzurro e limpido, rendevano le acque luminose e trasparenti. C'erano tantissimi turisti in giro, molti stranieri soprattutto, e girare a piedi per le stradine del centro era proprio un 'impresa.
Ho incontrato diverse persone conosciute, ho chiacchierato a lungo, qua e là, ed il tempo è passato veloce. Mi sono fermata anche al banchetto dei giovani dell'Italia dei Valori sotto al Municipio. molto simpatici e gentili, ed ho scoperto che hanno un blog proprio interessante
Sono arrivata a casa un po' prima di mezzogiorno ed ho trovato le mie due streghe nere, le gatte gemelle, stese all'ombra a dormire ... Vita da gatte fortunate !
Oggi pomeriggio ho finito di cucire una borsa di stoffa e poi mi sono cambiata e sono uscita
Dovevo andare alla sede della Comunità montana. C'era una riunione speciale, con un ospite speciale, il responsabile dei Progetti realizzati in Niger con la collaborazione e l'aiuto della nostra Comunità
Conosco Il Progetto Niger da oltre due anni perchè i miei alunni che a settembre entreranno in terza vi avevano partecipato in prima media con tanto entusiasmo.
Allora avevamo visto le immagini di un video che ci mostrava la creazione di pozzi in una delle zone più aride del Niger dove vivono i pastori nomadi del deserto in condizioni estremamente difficili .
Oggi invece il responsabile dell' Associazione ci ha parlato anche di altri due progetti molto importanti per le popolazioni povere del Niger: il progetto Salute per aiutare a curare i malati agli occhi ed ai piedi, in particolare, ed il Progetto Scuola, che inizierà a novembre per dare una mensa ai giovani scolari di D' Ajangafa, che possa dare loro una sicurezza alimentare e consenta di studiare in buone condizioni di salute e di vita migliore
Ho passato due ore a tradurre dal francese e sono state due ore molto particolari
Un'esperienza diversa ma tanto interessante, piacevole, da mettere tra i ricordi speciali !
Noi ci lamentiamo che qui continuano ad arrivare barconi carichi di disperati ma dopo aver ascoltato oggi pomeriggio l'amico del Niger e la vita faticosa, difficile e poverissima di queste genti coraggiose, ho capito perchè tante persone disperate affrontano viaggi così terribili pur di cambiare la loro vita
Quello che la nostra comunità montana sta facendo è senz'altro encomiabile e lo sono anche quelle persone che offrono il denaro per aiutare chi ha veramente bisogno di tutto, perchè non hanno niente di niente e si ammalano e diventano ciechi per mancanza di vitamine e muiono di sete in un deserto che si ingrandisce sempre più anche là dove una volta si trovavano alberi e verde ...
Io mi auguro che la minaccia di abolire le Comunità Montane non si avveri perchè non tutti questi enti sono inutili e non tutte le persone che ci lavorano sono dei superflui fannulloni!

mercoledì 6 agosto 2008

Noi e... Lui

L'ultima notizia di stasera che mi ha particolarmente interessata è questa :
" Cgil: più poveri tutti gli statali Il Governo «sta programmando la perdita del potere di acquisto di 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici». "
E lui, il Presidente del Consiglio ?
Lui sta comperando una nuova villa, splendida e cara, sul Lago Maggiore !
L'articolo è decisamente interessante ed istruttivo ....

Non Abbandonarli

Ho trovato nel blog dell'amico Fabio questo messaggio :
Se vedi un animale abbandonato invia un SMS al 334.105.10.30
E’ un' iniziativa di Autogrill e Polizia Stradale.http://www.prontofido.net/
Copia questo testo e postalo nel tuo blog
Copia questo testo ed invialo via sms e via mail ai tuoi amici e
Se VEDI UN CANE ABBANDONATO,
anche se non sei in autostrada,
telefona al 112 o ai vigili del comune di competenza.
Forse non sai ancora che la legge 281 obbliga ogni comune a prelevare i cani abbandonati e a curarli vietandone la soppressione.
E se sei testimone di un abbandono prendi subito il numero di targa e fai la denuncia.

La Lega Nazionale per la Difesa del Cane appoggerà la denuncia (tel. 010 7456122).

Ricordati che dal 15/01/2003 l'abbandono é un reato punito con la reclusione fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 Euro.
Non abbandonateli!
grazie
Purtroppo vengono abbandonati anche i GATTi e se non hanno la fortuna di trovare persone amiche che li adottano, muiono di fame di malattie o peggio di botte e sevizie
I miei mici randagi sanno cosa vuol dire essere stati abbandonati ...
Ho anche trovato questa informazione molto interessante:
L’anagrafe canina regionale, il registro dei cani identificati con microchip o tatuaggio in Piemonte, è online, all’indirizzo www.arvetpiemonte.it, ma accessibile anche dal sito www.regione.piemonte.it/sanita.
Obiettivo del servizio, ad accesso libero, è quello di fornire i riferimenti utili per rintracciare il luogo di custodia di un cane e il suo legittimo proprietario, nel rispetto della tutela della privacy del cittadino, attraverso l’inserimento del codice a 15 cifre del tatuaggio o del microchip.
È possibile effettuare la lettura del codice presso i servizi veterinari delle Asl e gli ambulatori privati muniti dell’apposito strumento.
L’aggiornamento del numero dei cani censiti avviene in tempo reale e corrisponde alle registrazioni effettuate nell’anagrafe regionale informatizzata, avviata nella seconda metà 2004. Pertanto, risultano registrati i cani identificati con microchip a partire da quella data, mentre quelli identificati con tatuaggio nel periodo precedente sono comunque registrati in archivi detenuti presso i servizi veterinari e i Comuni. Dall' indirizzo online, inoltre, è possibile visionare l’elenco di tutti i servizi veterinari delle Asl, con i recapiti telefonici e gli indirizzi e accedere al sito dell’anagrafe canina nazionale

Commenti

Ho cancellato alcuni commenti giunti in questi ultimi giorni Scrivo da parecchi anni un blog, attualmente due per la precisione
Non ho mai considerato un blog una testata giornalistica e non ho mai considerato i blogger dei giornalisti
Non considero pertanto il mio blog una testata giornalistica ed io non sono e non sarò mai una giornalista
Quanto ai commenti che ricevo, ritengo di essere libera di valutarli e se non li reputo idonei al mio blog, di cancellarli
Chi entra in un blog è un ospite, sempre e comunque
Che piaccia o no
E se non piace quello che il blogger scrive, basta cliccare ed andare altrove !
PS : Visto il ripetersi di commenti di persone che non rispettano questo blog , da oggi i commenti saranno moderati
Mi spiace x gli amici blogger ma non ci sarà più la possibilità di commentare in tempo reale

lunedì 4 agosto 2008

Schiavi di Hitler contro il governo italiano

La scorsa settimana ho letto questo articolo nella cronaca di Torino del quotidiano La Stampa E' la storia di 3 Schiavi di Hitler che stanno cercando di avere i soldi per la loro permanenza in un lager. Articolo estremamente interessante perchè la class action da loro intentata è contro il nostro governo

"Class action di 3 ex prigionieri contro il governo "Sessantatrè anni dopo, la patata bollente è cascata a Roma, negli uffici della Presidenza del Consiglio, tra le mani del Cavaliere. Il risarcimento dei prigionieri italiani deportati e trasformati in schiavi nel campo di sterminio tedesco di Gaggenau tra il 1944 e il ‘45, deve essere fatto:
«I soldi ci sono dal 1961 - dice l’avvocato Luca Procacci - e ora c’è anche una class action delle vittime del Reich depositata al Tribunale di Torino che cita, oltre alla Germania, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e la “Fondazione Memoria, Responsabilità e Futuro”, anche il Presidente del Consiglio pro tempore, Silvio Berlusconi».
Maurilio Borello, 82 anni, che ogni notte rivive l’incubo del treno e si deve legare al letto «perché se no scappo e mi sono già rotto la fronte due volte», annuisce con lo sguardo, attraverso gli occhiali.
Franco Siccardi, che a 15 anni è finito nel campo insieme perché era curioso di vedere un ponte distrutto, «e mi hanno scambiato per uno dei partigiani che lo aveva fatto saltare», sospira, da anni ha un tumore al fegato, e nessun dubbio: «me l’hanno fatto venire loro. Nessuno ci ha mai chiesto nemmeno scusa, ci hanno dimenticati».
La loro battaglia è iniziata nel ‘64, tre anni dopo gli accordi di Bonn, quando la Germania credeva di aver liquidato i deportati italiani, circa 600 mila, con un indennizzo.
«Il problema - spiega Procacci, che negli anni ha scritto il libro “Il male dimenticato” - è che nessuno ha mai visto un soldo nè sa che fine abbiano fatto». Il 4 giugno scorso, la Cassazione ha legittimato le cause contro Berlino «una vittoria non scontata - spiega l’avvocato - perché la procura generale si era schierata per l’immunità della Germania».
Ora non resta che trovare i fascicoli che sono sepolti chissà dove nei corridoi della Cassazione e poi partire con la causa pilota. Ottavio Allasio, 80 anni, che esce di casa solo quando è nuvoloso «perché quando c’è il Sole bombardavano», guarda gli amici, sorride «meno male che siamo sempre insieme, noi tre... ».

Gli ex prigionieri chiedevano un milione a testa, che non verrà pagato dalla Mercedes Benz, allora la Daimler, l’azienda dove lavorarono nel campo di Gaggenau, perché, se così fosse il processo dovrebbe essere intentato in Germania.
«Chiediamo un’anticipazione della sentenza - spiega Procacci - i fatti sono già stati accertati dalla Corte dei Conti piemontese dal 1998 che, a seguito di cause contro la presidenza del consiglio, ha riconosciuto un vitalizio di 450 euro mensili. I miei clienti sono molto anziani, per questo vogliamo che sia riconosciuto un anticipo di 500 mila euro, come prevede il nostro codice di procedura civile». Ed è solo l’inizio: «Se la causa andrà bene ne ho centinaia d’altre». I tre si stringono, sorridono e ricominciano a sperare. Sessantatrè anni dopo, ancora insieme."

30 all'ora!

" Torino ha deciso di abbassare i limiti di velocità nel quartiere più popoloso della Città, il quartiere di Santa Rita. Saranno tolti semafori e strisce ed i pedoni e le bici avranno sempre la precedenzaLe Automobili non superanno mai la velocità massima dei 30 all’ora.
Sarà un esperimento che è già iniziato in altre città, a partire da Chambery dove i 30 all'ora ci sono addirittura dalla fine degli Anni 70. «Vivere slow: anche in mezzo al traffico», questo è lo slogan. "
La città del dopo Olimpiadi ha deciso di rallentare, trasformando una buona fetta del suo quartiere più popoloso, e semicentrale, Santa Rita, 104 mila abitanti) in un villaggio motorizzato a misura di bambino In questo quartiere residenziale a due passi dalla centralissima piazza San Carlo la rivoluzione partirà a fine agosto. Gli operai del Comune cominceranno a piazzare cartelli con sopra scritto «zona traffic calming, lavori in corso», a eliminare tutti i semafori, riasfaltare le vie con bitume fonoassorbente per ridurre l’inquinamento sonoro, creare chicane e aiuole capaci di rendere la vita impossibile a chi ama pigiare sull’acceleratore, ma migliorare le giornate di bambini e anziani che vogliono riscoprire il proprio quartiere in edizione slow.

«Questo è soltanto un primo passo - ha annunciato l’assessore alla Viabilità - ma dopo una fase sperimentale pensiamo di moltiplicare questi quartieri in tutta la città: abbiamo cominciato dalla zona di Santa Rita perché quel quartiere ha fortemente voluto fare da apripista. Ma nulla ci vieterà di trasformare presto anche il centro storico in zona a traffico calmierato».
Anche se può sembrare strano il paradiso dei pedoni non avrà nemmeno bisogno delle strisce disegnate sull’asfalto. Perché la regola che vale in tutto il quartiere è che qualunque passante ha la precedenza rispetto all’auto. Anzi il codice è più complesso: pedone precedenza assoluta, biciclette e mezzi elettrici precedenza sulle auto che comunque non devono mai superare i 30 chilometri all’ora.
A delimitare l’accesso alla nuova riserva del traffico torinese saranno venti porte su cui campeggerà la scritta «Zona 30». Sarà quindi praticamente impossibile per l’automobilista non rendersi conto che in quella porzione di città è lui che deve cedere il passo. Sempre.

Un altro segno particolare di questa rivoluzione del traffico in chiave slow sta nel suo essere riuscita a mettere d’accordo sinistra e destra.

Ho letto con estremo interesse questo articolo di alcuni giorni fa E spero che la novità dei 30 all'ora non si fermi solo a Torino città, ma venga applicata anche in provincia, anzi nelle nostre province. Sarebbe fantastico avere i centri città a misura d'uomo con le macchine obbligate a rispettare i pedoni, i ciclisti ed i bambini ...